L’esclusione dal bando per l’istituzione dell’ITS per la moda non lascia con l’amaro in bocca solo imprese e Amministrazione Comunale, ma ha una ripercussione anche sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto. In questi giorni Cgil e Filctem Cgil hanno intenzione di incontrare l’assessore alle Attività Produttive Bruno Maggi.
A tal proposito, Giordano Fumarola, segretario provinciale della Filctem Cgil, la categoria dei lavoratori delle confezioni, commenta: “Il tessile e le confezioni sono nel dna di Martina Franca, le imprese e le maestranze che negli anni si sono succedute sul territorio ne hanno plasmato la forma e determinato il destino. L’impresa tessile è stata il volano economico del territorio, nonostante le crisi che ne hanno falcidiato i numeri, sono riuscite ad affermarsi a livello nazionale e internazionale, anche grazie alla valorizzazione delle competenze delle manovalanze, che custodiscono un’arte che si tramanda da generazioni. Ci sono lavoratori e lavoratrici altamente professionalizzati e la comunità non può permettersi di dissipare questa conoscenza. L’istituzione della scuola di formazione superiore per la moda è un modo per riconoscere queste professionalità e valorizzarle, e per mettere nelle condizioni di diffonderne la cultura”.
Anche Giovanni D’Arcangelo, segretario organizzativo della Cgil di Taranto esprime il proprio sostegno: “Il sindacato auspica che il Comune di Martina Franca continui a perseverare lungo la strada intrapresa, in tutti i modi e in tutti i luoghi necessari. Non faremo mancare il nostro sostegno, se opportuno”.