È partita la campagna elettorale per le prossime politiche, ma a dire il vero non ce ne siamo ancora accorti. In attesa che si entri più nel vivo sono i sondaggi a lasciare spazio a qualche riflessione.
A Martina Franca la sfida locale si gioca sui tre poli per i candidati alla Camera: per il centrosinistra con Donato Pentassuglia, per il centrodestra con Gianfranco Chiarelli e per il M5S con Giampaolo Cassese.
Il primo chiede il riconoscimento del suo lavoro di questi anni in Regione, il secondo vuole la conferma della poltrona e il terzo spera nell’esordio.
Per tutti e tre la partita è aperta
Ed è proprio il pentastellato Cassesse che sfida i sondaggi e crede nella crescita degli stessi sondaggi per i 5 stelle: lui potrebbe essere la vera sorpresa.
Il duo Pentassuglia-Chiarelli si contenderà il duello, con il primo che ha dimostrato di essere in questi anni grande attrattore di consensi e il secondo che non ha vissuto anni felici sotto il profilo elettorale, specie dopo la seconda sonora sconfitta elettorale alle ultime amministrative collezionata dal fittiano Chiarelli che ha riconsegnato, con grande sorpresa da parte degli sprovveduti, la vittoria al centrosinistra del sindaco Ancona e quindi di Pentassuglia.
Ma questa volta la partita potrebbe essere diversa perché c’è una balorda legge elettorale di mezzo e al Pd, che conta su 133 seggi blindati (24 uninominali) non resta che sperare che la battaglia al Sud tra 5 Stelle e centrodestra volga a favore dei primi, che partono da 112 possibili deputati (solo 4 nell’uninominale).
A questo risultato approda la simulazione elaborata da Salvatore Vassallo, ordinario di Scienza politica all’Università di Bologna pubblicata qualche giorno fa sul quotidiano La Repubblica. Lo studio si basa non solo sui sondaggi delle ultime due settimane, ma anche sui flussi da un partito all’altro applicati ai risultati delle politiche 2013 in ogni collegio del Rosatellum. L’analisi del prof. Vassallo non fa riferimento al gradimento dei candidati, ma si basa sul l’analisi dei dati, secondo la metodologia dei dati aperti (open data). Naturalmente si tratta di stime approssimative e, al netto del normale margine di errore statistico, gli elettori possono riservare sorprese.
Al sud il centrodestra partirebbe da un vantaggio di 144 seggi sicuri nelle liste proporzionali e di 115 nell’uninominale. In particolare in Puglia la partita sembra apertissima, con quasi tutti i collegi, 31 per l’esattezza, ancora da assegnare, ma a contenderseli con il centrodestra sono solo i 5 Stelle, mentre la coalizione di centrosinistra sarebbe in netto ritardo.
È per questo che Gianfranco Chiarelli è in questo momento in vantaggio rispetto allo sfidante con un piede già di nuovo in Parlamento, potendo contare sulle quattro liste del centrodestra. Anche a sostegno di Donato Pentassuglia ci sono quattro liste, ma è il solo PD che dovrebbe tirare la carretta. Ecco perché, a differenza di Chiarelli, per Pentassuglia la strada sembra essere tutta in salita.
Ma per Pentassuglia, in caso di mancata elezione, potrebbe aprirsi una nuova strada. Le recenti questioni in seno alla Giunta regionale potrebbero riportare il martinese a giocarsi la carta dell’Assessorato che vale molto più di una rappresentanza in Parlamento, anche se bisognerebbe fare i conti con i rapporti mai troppo buoni tra il presidente Emiliano e lo stesso Pentassuglia.
Ma qui siamo nell’ambito della fantapolitica dove ogni discussione sembra possibile.
o.cri.