Il voto amministrativo ha ulteriormente sancito la differenza tra la sterile protesta che parla alla pancia della gente e la proposta concreta in grado di governare i territori, premiando il buon governo e sanzionando in modo netto i movimenti anti politica. A parlare è il parlamentare di Direzione Italia Gianfranco Chiarelli.
“Purtroppo il dato relativo all’astensionismo, che a Taranto ha raggiunto livelli altissimi, pone con urgenza un’altra questione, che tutti abbiamo il dovere di affrontare. Nonostante si sia voluto fortemente caratterizzare la competizione elettorale con una sorta di fuga dai partiti, il cosiddetto civismo non ha riavvicinato i cittadini al voto; anzi è accaduto esattamente il contrario. E’ evidente che la sfiducia non riguarda i partiti in quanto tali ma la incapacità della politica di interpretare le istanze popolari e proporre soluzioni. Tra le cose che non hanno funzionato – dice ancora Chiarelli – la macchina organizzativa ancora una volta lentissima che, a distanza di oltre 36 ore dalla chiusura delle urne non consente ancora di avere il quadro preciso e completo dei risultati. Sul piano politico si confermano in piena salute i partiti strutturati che, quando scelgono di unirsi nelle rispettive coalizioni, vincono a man bassa. Direzione Italia, che sabato prossimo celebra il suo primo congresso nazionale, dalla sua costituzione, ottiene un ottimo risultato, soprattutto nella provincia di Taranto, dove vengono eletti al primo turno i due sindaci di Sava, Dario Iaia, vice coordinatore provinciale del partito, e di Castellaneta Giovanni Gugliotti. Negli altri quattro comuni, tra cui il capoluogo Taranto e Martina Franca, le coalizioni di riferimento vanno al ballottaggio”.