Via libera del Consiglio dei Ministri al Decreto che riduce gli oneri di sistema, ovvero la tassazione sulle bollette di luce e gas grazie ad un intervento di circa 2,5 miliardi di euro.
Un intervento dovuto, secondo Confcommercio Taranto, che una settimana fa era intervenuta per manifestare preoccupazione per gli annunciato rincari che avrebbero condizionato un incremento del 40% a danno di consumatori e imprese.
Le nuove misure favoriranno quanti beneficiano del bonus energia. Le piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione e le utenze domestiche fino a 16,5 kw, vedranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Per tutti gli altri utenti, l’Iva verrà abbassata al 5% rispetto alle aliquote del 10 e 22% esistenti oggi. Rispetto al gas, infine, quanti beneficiano del “bonus sociale gas” vedranno di fatto cancellati gli effetti del previsto aumento della bolletta. Sull’argomento è intervenuta la Confederazione Nazionale, specificando che la riduzione deve diventare strutturale attraverso una riforma del calcolo della Bolletta energetica.
Occorre affrontare, innanzitutto, il tema della dipendenza dalle forniture estere che rende l’Italia intrinsecamente più vulnerabile e soggetta a forti oscillazioni dei prezzi delle commodities. Ma anche risolvere i limiti dell’attuale configurazione del sistema di prelievo che, ancora oggi, pone a carico degli utenti finali il costo degli oneri generali di sistema, ovvero degli incentivi economici alla produzione da fonti rinnovabili, alla cogenerazione, alle industrie energivore ed i costi fissi connessi, tra l’altro, allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse. Tali oneri ammontano a circa 15 miliardi di euro annui cui dovranno aggiungersi, da gennaio 2022, ulteriori 2 miliardi di euro (capacity market) necessari per assicurare la sicurezza e la stabilità del sistema energetico.