È stata inaugurata la Panchina dell’Europa. L’idea è nata dai ragazzi dell’associazione Upward, che ormai dal 2017 opera sul territorio sensibilizzando e promuovendo la discussione su temi politici e sociali di grande attualità, dalla loro volontà di rafforzare e riaffermare fortemente la vicinanza tra società civile e politica, ancor più compromessa in un periodo in cui troppo spesso ci si sente distanti da chi amministra a livello locale, nazionale e ancor di più europeo. L’associazione ha voluto affermare che essere cittadini pugliesi ed italiani significa essere cittadini europei. E lo ha fatto scegliendo un simbolo principe della vita sociale di una città, una panchina su cui potranno sedersi bambini ed adulti, tutti accumunati dai valori della nostra Unione Europea.
Presenti all’iniziativa c’erano, tra gli altri, il vicesindaco di Martina Franca Nunzia Convertini e l’artista martinese Francesca Cosanti che ha realizzato l’originale illustrazione.
La Convertini ha ringraziato l’associazione per l’instancabile impegno che ha dimostrato negli anni, sottolineando l’importanza e il valore dei simboli per “educare le nuove generazioni alla consapevolezza che un’Europa unita può dare numerose opportunità ponendo e facendo partire tutti dallo stesso piano”.
Francesca Cosanti, talento martinese ormai di fama internazionale, ha raccontato da dove è nata l’ispirazione: “Ho usato per lo sfondo il blu della bandiera dell’Europa. Le stelline della bandiera sono inserite all’interno delle luminarie, simbolo delle festività del sud Italia, legame con il passato e la tradizione. A sinistra davanti alle luminarie l’arco di Santo Stefano a simboleggiare la nostra città alle sue spalle un sole al tramonto e il cielo che da sinistra verso destra si colora del blu dell’Europa: Martinaéuropa. La luna, infine, dà quel tocco di magia all’intera opera.”
“Abbiamo creduto fortemente in questa iniziativa” – ha detto Michela Pignatelli, Vicepresidente di Upward – “perchè siamo convinti che noi giovani possiamo fare tanto per le nostre comunità. Ci sentiamo parte di qualcosa di grande e questa è la nostra Unione Europea che oggi c’è grazie allo sforzo di tanti altri giovani che prima di noi ci hanno creduto. È questo che contraddistingue la nostra associazione sul territorio: credere sempre fermamente a tutti i valori che cerchiamo di trasmettere con le nostre iniziative.”
Anche Francesco Caroli, segretario dell’associazione ha ribadito il pensiero di tutti gli associati “Essere parte dell’Unione Europea significa avere in tasca non un’arma, come accade negli Stati Uniti, ma la Tessera Sanitaria. Probabilmente sarebbe più facile appoggiarsi a potenze come la Cina o la Russia, ma essere nell’Unione Europea è l’unica strada per il nostro Paese per poter essere incisivo nelle scelte politiche del futuro.”