Un progetto che coinvolge 28 palazzine del quartiere Montetullio: 224 famiglie, 20 imprese, oltre 100 operai. Un intervento dal valore di oltre diciotto milioni di euro, seicentomila euro a palazzo, che costerà meno di tremila euro a famiglia, grazie agli incentivi del Superbonus 110% che permetteranno di ridurre i consumi delle famiglie di più del sessanta percento. Uno degli interventi di efficientamento riconosciuti dal Superbonus 110% riguarda la sostituzione degli infissi e allora perché produrre rifiuti quando le finestre in uso sono ancora in ottimo stato e possono ancora trovare il proprio posto nel mondo?
Su sollecitazione delle famiglie del quartiere, l’organizzazione si è messa quindi alla ricerca di progetti di solidarietà che potessero beneficiare degli infissi. La ricerca di un progetto a cui donare gli infissi ha portato a Lecce, a don Fernando Doria, il parroco della parrocchia San Vincenzo De’ Paoli, il quale è animatore di un progetto di solidarietà per il Madagascar. Un progetto articolato a vari livelli. Un capitolo del progetto riguarda la costruzione di una scuola di arti e mestieri su un terreno di 1200 metriche. Don Fernando donerà gli infissi alla diocesi di Ambasa a beneficio di una scuola di mestieri e lingue, per ragazzi e ragazze a rischio, con l’obiettivo di radicamento sul territorio e ricadute a livello sociale ed occupazionale. Gli infissi donati dalle famiglie martinesi si inseriscono in questo capitolo.
La donazione delle finestre da parte delle famiglie beneficiarie dei lavori di efficientamento da Superbonus 110% è un gesto perfettamente coerente con l’impostazione del cantiere, volta a valorizzare le competenze locali e a non tralasciare alcun aspetto che possa migliorare la sostenibilità del quartiere. Anche l’aspetto del trasporto è stato gestito con un approccio circolare: alla chiamata solidale hanno risposto le imprese C&G di Putignano, che ha donato i pallet su cui viaggeranno gli infissi e un’importante ditta di trasporti, Marraffa, che sta utilizzando i viaggi a vuoto dei propri mezzi per portare le finestre dal quartiere Montetullio ai depositi di Lecce, prima che queste vengano poi spedite verso il porto di Genova, alla volta del Madagascar.