“I reparti non funzionano senza medici e la pediatria a Taranto sta per implodere, come del resto tutta la sanità ionica”. A parlare è l’ex parlamentare Gianfranco Chiarelli che interviene con una nota stampa a margine della visita di Emiliano all’ospedale di Martina Franca.
“L’occasione per riprendere un discorso solamente sospeso, è l’ennesima passerella del governatore di Puglia, e del suo codazzo, che sabato mattina, come ci ha abituati ormai da tempo, ha tagliato l’ennesimo nastro per inaugurare a Martina Franca l’ennesima costruzione destinata, come tante altre, a restare una struttura priva di reale funzionalità. Perché? Domanda legittima; semplicemente perché un reparto ospedaliero può funzionare solo se dotato di ogni necessaria attrezzatura ma, soprattutto delle risorse umane: medici e paramedici. Emiliano, che continua a mantenere la delega di assessore alla sanità, delega che più volte personalmente avevo sollecitato ad assegnare ad una rappresentanza del territorio ionico, sa bene che la pediatria in generale Taranto è ormai in procinto di implodere. A Castellaneta operano oggi solo quattro pediatri con il rischio che a breve diventino tre; cinque invece saranno i medici destinati a Martina Franca. A Taranto dove si è inaugurato il reparto di onco-ematologia pediatrica, l’intero sistema, compreso il reparto di terapia intensiva neonatale, opera con il minimo dell’organico. Com’è noto a Manduria e a Grottaglie non c’è più nulla a livello di pediatria. In questi giorni sentiamo parlare con insistenza della mancanza di medici su tutto il territorio nazionale; a Taranto la situazione è ancora più grave per almeno due ragioni. Innanzitutto come è arcinoto si registra un aumento esponenziale delle malattie, anche gravi, a carico proprio della popolazione pediatrica; inoltre assistiamo a un vero e proprio fuggi fuggi di medici che preferiscono altre sedi. Peraltro l’assenza di una facoltà di medicina impedisce di formare in loco nuovi specialisti. Paradossalmente Taranto, città che presenta i maggiori bisogni, è quella meno dotata di risorse. Il governatore quindi eviti di continuare a strumentalizzare i bambini, la smetta con la sua continua campagna elettorale, e provi a risolvere concretamente il problema delle risorse umane. Impieghi più fruttuosamente il suo tempo facendo pressioni sul governo, se ne ha le capacità. Purtroppo constato che, in generale, a distanza di un anno, quel cambiamento che avrebbe rivoluzionato il Paese, c’è stato…ma in peggio”.