Centotre sommergibili non fecero ritorno: il libro di Mario Marangi – Lo Stradone

Centotre sommergibili non fecero ritorno: il libro di Mario Marangi

Castello Aragonese

Martedì 13 luglio alle ore 18.30, presso la Sala Meridionale del Castello Aragonese di Taranto sarà presentato il libro “CENTOTRE SOMMERGIBILI ITALIANI NON FECERO RITORNO”, scritto dal Cav. Mario Marangi, edito da Posa Edizioni.

Saranno presenti le Autorità civili e militari; la Componente Nazionale Sommergibilisti dell’A.N.M.I.; e alcuni rappresentanti dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Tra le personalità militari è previsto l’intervento dell’Ammiraglio di Div. Salvatore Vitiello Comandante di Marina Sud; e dell’Ammiraglio di Div. (r) Filippo Casamassima, vice Presidente C.N.S.

Seguiranno gli interventi dell’autore Mario Marangi e di Lorenzo D’Addabbo per la casa editrice Posa Edizioni, mentre a coordinare gli interventi sarà il Cap. di Fregata Antonio Tasca.

 

IL PROGETTO

Nel 2009, un amico, Ufficiale della Marina Militare, mi parlò di un regio sommergibile italiano che sfortunatamente, a pochi mesi dall’Armistizio dell’8 settembre 1943, mentre rientrava alla base navale di Taranto, precisamente a poche miglia da Santa Maria di Leuca, fu silurato da un sommergibile inglese, si trattava del nostro sommergibile oceanico Pietro Micca.

Tre furono gli elementi che mi colpirono di questo racconto. Il primo, ovviamente, il siluramento del battello e la perdita di 54 uomini, parte dell’equipaggio ancora oggi intrappolato in quel sommergibile; secondo, il valoroso gesto dei pescatori di Leuca che si lanciarono immediatamente in mare per soccorrere i naufraghi. Riuscirono a portare a riva soltanto 18 marinai; terzo, che quell’imponente sommergibile era stato interamente progettato e costruito nel Cantiere Tosi di Taranto, a noi molto vicino, poiché, diversi nostri amici in qual cantiere ci hanno lavorato una vita. Di questo eroico sommergibile raccolsi negli anni successivi tanto materiale da fonti web. Nel 2018 ne scrissi un libro che fu pubblicato il 22 dicembre 2019.

Già nel 2019 mi posi delle domande: chissà quanti altri sommergibili italiani, durante il secondo conflitto mondiale, fecero la stessa fine del Micca, oppure, per qualche altra ragione, non fecero ritorno in Patria. E chissà quanti altri uomini d’equipaggio così come i 54 del Micca, non fecero ritorno nelle loro famiglie. Domande a cui volevo dare delle risposte. Dopo mesi di ricerche, ora siamo in grado di fare chiarezza e soddisfare qualche curiosità. Sappiamo anche quanti uomini marinai, con grande abnegazione, con scarsità di mezzi e con battelli obsoleti, eseguendo semplicemente gli ordini, conseguirono successi, a volte anche mirabili ed insperabili, e quanti altri, invece, eroicamente s’immolarono sotto la nostra Bandiera.

Il testo si avvale della prefazione dell’Ammiraglio di Divisione (r) Filippo CASAMASSIMA, Vice Presidente Nazionale della Componente Nazionale Sommergibilisti dell’A.N.M.I. ed elenca cronologicamente la perdita dei sommergibili dalla Dichiarazione di Guerra del 10 giugno 1940, fino all’Armistizio dell’8 settembre 1943, ma va anche oltre, poiché a quella data molti sommergibili italiani erano sparsi tra il Mediterraneo, l’Atlantico e qualcuno anche in Giappone.

 

LA CASA EDITRICE

La POSA EDIZIONI affonda le sue radici a Mottola sulla scorta dell’esperienza della storica tipografia Stampa Sud, nata per opera di Attilio e Francesco Posa.

La casa editrice si pone come obiettivo la diffusione della cultura in ogni sua forma, con pubblicazioni di diverso tipo.

Posa Edizioni segue gli autori in tutti i passaggi della pubblicazione, dall’editing alla promozione.