Quali sono le vostre priorità per Martina?
Proseguiremo il lavoro avviato in questi anni che sta cambiando il volto di questa città dotandola di servizi e infrastrutture che fino a 10 anni fa mancavano, mi riferisco a parcheggi e a luoghi di aggregazione, portando avanti altri progetti che possano essere finanziati dai fondi del Pnrr come due progetti di rigenerazione urbana con i quali abbiamo ottenuto 2,5 milioni di euro ciascuno, uno per la riqualificazione del quartiere Sanità e la creazione di una piazza e l’altro per la realizzazione del secondo lotto dei lavori di completamento dello stadio del Pergolo e per gli interventi di sistemazione della viabilità della zona e dell’area di parcheggio.
Il Piano urbanistico generale è al centro del programma elettorale. Cosa farà la sua Amministrazione?
Istituiremo subito un tavolo permanente del PUG, con ordini professionali, organizzazioni di categoria, associazioni ambientaliste e culturali, consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, comitati di cittadini per confrontarci sulla bozza attuale e valutare quello che va cambiato per elaborare insieme un Piano condiviso che venga approvato dall’intero Consiglio comunale e sia il PUG di tutta la città. Seguirò personalmente il procedimento del Piano, ci tengo a ribadirlo.
L’appalto per la gestione dei rifiuti è in scadenza. Come immagina il prossimo capitolato?
Col nuovo servizio e grazie alla sensibilità dei cittadini martinesi siamo passati dal 5 al 75% di raccolta differenziata. Ripartiremo quindi dai punti forti, come il sistema porta a porta, ma rivedremo quello che in questi anni ha evidenziato della criticità come le isole ecologiche nell’agro.
Cosa farà la sua amministrazione nei primi 100 giorni?
Continueremo il lavoro di progettazione per intercettare finanziamenti comunitari, statali e regionali, come abbiamo fatto in questi dieci anni. Istituiremo il tavolo permanente sul Pug per avviare subito il confronto con tutte le realtà cittadine, del mondo del lavoro e delle professioni. Avvieremo il dialogo con gli altri comuni della Valle d’Itria per la costituzione dell’Unione dei comuni per dare più forza al territorio con la definizione del brand Valle d’Itria e per aviare una condivisione di progetti e servizi che dia ulteriori opportunità di crescita e di sviluppo, soprattutto nel settore turistico.
Quale sarà il metodo di composizione della sua Giunta?
Queste decisioni saranno prese insieme ai consiglieri che saranno eletti. Sicuramente ci saranno assessori competenti e con tutte le carte in regola per proseguire sulla strada del cambiamento e costruire la città del futuro.
Serve un nuovo patto città-campagna. Cosa sarà fatto per i cittadini dell’agro?
Come assessore ai Lavori pubblici, oltre che residente nell’agro, in questi anni, ho lavorato per l’estensione della pubblica illuminazione, per asfaltare strade in stato di abbandono da lunghi anni. Più recentemente abbiamo definito l’iter di progettazione della rete per il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue depurate, del quale, ai fini urbanistici, si è occupato anche il Consiglio comunale. Per fronteggiare la carenza idrica, vogliamo mettere in campo azioni per incentivare il recupero e il riutilizzo di pozzi e cisterne nei quali convogliare le acque piovane.
Di cosa ha bisogno il centro storico di Martina?
Ha bisogno di servizi di primaria importanza come i parcheggi. Le strutture di via Bellini, quasi completato, e di piazza Pagano, in fase di costruzione, rispondono ad un’esigenza che riguarda residenti e operatori delle strutture ricettive.
Il nostro programma prevede un Piano Integrato del centro storico come strumento partecipato per favorire un confronto permanente finalizzato a migliorare la vivibilità della zona e a contemperare le diverse esigenze dei residenti con quelle degli esercenti e degli operatori turistici per limitare, e se possibile evitare, situazioni di attrito. Mentre, per proseguire nell’opera di valorizzazione, come prevede il nostro programma, vogliamo dotarci di un Piano di recupero e istituire un ufficio tecnico che si occupi in modo specifico del centro storico.