Dopo il passo indietro della società di calcio del Martina, il sindaco Franco Ancona risponde al Presidente Lacarbonara e rivolge un appello a tutte le realtà imprenditoriali della città.
Gentile Presidente Piero Lacarbonara,
prima di tutto, è doveroso da parte mia ringraziare lei e tutto il gruppo dirigente dell’A.S.D. Martina Calcio 1947 per l’impegno e la dedizione mostrata in questi due anni, grazie al quale è stato vinto brillantemente il campionato di Prima Categoria e disputato in maniera soddisfacente il torneo di Promozione.
Due anni fa, decidendo di prendervi cura della prima squadra di calcio a Martina, avete fatto una scelta coraggiosa dettata dalla passione sportiva, garantendo trasparenza e serietà.
So bene, infatti, che prima di essere dirigenti della squadra di calcio siete soprattutto appassionati tifosi, al di là della categoria in cui la squadra milita.
Non posso che apprendere con dispiacere, perciò, la volontà di cedere il titolo nelle mani dell’Amministrazione Comunale, maturata soprattutto per oggettive difficoltà economiche, essendo gli impegni sportivi oramai sempre più gravosi e difficili dal punto di vista organizzativo e finanziario.
L’Amministrazione Comunale nei limiti e nei vincoli previsti per ogni azione pubblica è disposta a collaborare per risolvere positivamente questa situazione di disagio.
Non facciamo mancare in questa delicata fase il nostro impegno, come del resto abbiamo fatto già dalla scorsa estate. Appena insediati, infatti, abbiamo puntato l’attenzione sulle strutture sportive della nostra città e, dopo una variazione del bilancio, sono stati fatti i lavori allo Stadio Tursi per consentirvi (da gennaio scorso) di giocare le gare in casa.
Come avviene, però, in numerose città italiane e estere, occorre uno sforzo condiviso del territorio e del suo tessuto produttivo per far continuare il cammino della squadra di calcio, consapevoli del fatto che si tratta di un patrimonio comune per l’intera città.
Rivolgo, perciò, un caloroso appello a tutti gli imprenditori della città e della Valle d’Itria affinché possano prendersi cura della squadra di calcio. Lo sport, in particolar modo quello di squadra, insegna che proprio nei momenti di difficoltà è fondamentale lo spirito di gruppo e l’aiuto reciproco e il senso di comunità.