Per la prima volta in Italia gli avvocati possono “scontare” in banca le fatture emesse a favore del Ministero della Giustizia: l’istituto di credito è la “Banca di Taranto” e i beneficiari sono gli iscritti all’Ordine degli Avvocati di Taranto.
L’istituto di credito, infatti, ha inoltrato agli avvocati jonici una proposta commerciale di anticipazione sulle fatture emesse per l’attività di patrocinio a spese dello Stato o per l’attività di difesa d’ufficio.
Da oggi gli avvocati jonici possono chiedere alla Banca di Taranto una anticipazione del credito vantato nei confronti dello Stato nella misura massima dell’80% di ciascuna fattura e, comunque, per un importo non superiore complessivamente a 15.000 euro.
Si tratta della prima iniziativa di questo tipo realizzata in Italia tra un istituto di credito e un Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
Eppure sono tantissimi gli avvocati che, per conto del Tribunale, assistono clienti indigenti sprovvisti dei mezzi finanziari per pagarsi un avvocato esercitando il “diritto alla difesa”: nel nostro Paese, infatti, il “gratuito patrocinio” o la “difesa d’ufficio” interessano più della metà dei processi.
Alla fine del procedimento l’avvocato emette la fattura al Ministero della Giustizia i cui tempi di pagamento sono purtroppo biblici, anche svariati anni, tanto che molti avvocati arrivano a vantare crediti per migliaia e migliaia di euro.
Tale situazione è diventata ancora più grave in questo periodo di crisi finanziaria che molti avvocati vivono a causa dell’emergenza Covid-19.
Su questo tema si sono confrontati recentemente alcuni avvocati del Foro di Taranto: Fedele Moretti e Francesco Tacente, rispettivamente Presidente e Tesoriere dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, Andrea Salinari e Adriano Minetola; insieme hanno avuto l’idea di proporre a un istituto di credito la possibilità di “scontare” le fatture emesse a favore dello Stato.
È stato naturale rivolgersi alla Banca di Taranto, il cui presidente Lelio Miro è un collega avvocato, peraltro appartenente a una famiglia che ha dato lustro all’Avvocatura jonica, tanto che alla memoria del padre Franco Miro è dedicata in Tribunale l’Aula della Scuola Forense, di cui egli è stato uno dei fondatori.
Da questa interlocuzione è scaturita la proposta della Banca di Taranto, che l’Ordine degli Avvocati ha immediatamente esteso a tutti gli oltre tremila iscritti.
«Auspico che l’innovativa convenzione con la Banca di Taranto – ha commentato Fedele Moretti, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto – possa aiutare i colleghi a superare questo periodo di difficoltà finanziaria, causato dalle ben note limitazioni all’attività giudiziaria per il Covid-19, fino alla totale ripresa delle normali attività forensi».
Lelio Miro, Presidente della Banca di Taranto, si è detto «lieto di poter offrire questa opportunità ai tanti Avvocati tarantini, una convenzione che consentirà alla Banca di Taranto di rafforzare ulteriormente il suo ruolo naturale di istituto di credito vicino alle esigenze della città e del suo territorio»