Questa mattina, a seguito dell’apertura delle buste nell’asta pubblica mediante lotti separati, con gara libera al miglior offerente, tenutasi negli uffici comunali del Settore Patrimonio e Lavori Pubblici, sono stati venduti l’ex Grand Hotel Castello e altri 9 beni comunali dei quali 5 ex scuole rurali in zone Primicerio, Caliandro, Cuoco, Specchia Tarantina/Restano, Raschiazappa e 4 unità immobiliari del centro urbano.
Per l’ex Hotel Castello, l’offerta pervenuta al Comune è stata di 1.805.000 euro, importo al rialzo su una base d’asta di 1.678.500 euro.
L’alienazione dei dieci immobili all’asta consentirà al Comune di incassare a complessivamente la somma di 2.051.544,20 euro.
L’ex Grand Hotel Castello, noto imponente immobile che si erge in zona Pergolo e da decenni si impone sullo sky line di Martina, è stato progettato fra gli altri, dall’ingegnere Sergio Musmeci. La sua costruzione, iniziata negli anni Sessanta, è rimasta incompiuta.
Per la prima volta è stato inserito in un piano per l’alienazione dei beni del Comune e nell’asta pubblica dopo la variazione di destinazione urbanistica dell’immobile, in linea con le previsioni del PUG adottato dal Consiglio Comunale il 25 luglio scorso (delibera n. 55) che prevede come destinazioni d’uso funzioni residenziali ed usi connessi, turistico-ricettive, produttive, direzionali e commerciali. Il bando era stato pubblicato dal Comune ad agosto.
“E’ una giornata importantissima per la Città. Abbiamo fatto un grande passo in avanti per la rigenerazione di un altro pezzo della zona Pergolo – sottolineano il Sindaco Gianfranco Palmisano e l’Assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio Nunzia Convertini– dove sono già in corso lavori di rigenerazione urbana finanziati dal PNRR. Martina si dimostra una Città sempre più attrattiva per nuovi flussi di investimenti che sicuramente avranno rilevanti ricadute sull’economia del nostro territorio, contribuendo ad aumentare il livello della qualità della vita di tutti”.