Terminato oggi il corso organizzato da ASL Taranto nella sede del Dipartimento Jonico dell’Università di Bari per formare e sensibilizzare sull’anticorruzione e la legalità nella Pubblica amministrazione, con focus sulla sanità.
Si è concluso oggi il ciclo di seminari formativi “Etica, qualità e organizzazione del Servizio Sanitario” dedicato alla anticorruzione, trasparenza e legalità nella Pubblica Amministrazione, organizzato da ASL Taranto e ospitato presso l’Aula Magna del Dipartimento Jonico dell’Università di Bari, che ha patrocinato l’iniziativa. Iniziato lo scorso 26 gennaio, il corso, organizzato in un appuntamento al mese e accreditato ECM per tutte le professioni sanitarie e accreditato per i giornalisti, ha affrontato tematiche legate alla gestione delle attività sanitarie e amministrative nelle ASL.
Il professor Antonio Felice Uricchio, ordinario di diritto tributario all’Università di Bari e presidente dell’Anvur, l’ente ministeriale che si occupa della valutazione dell’attività delle università in Italia, ha aperto i lavori odierni, dedicando una parte del suo intervento al Piano Integrato di Attività e Organizzazione, introdotto nel 2021 per le PPAA con più di 40 dipendenti, in cui confluisce il piano anticorruzione. “Il PIAO è stato spesso avvertito come un mero adempimento burocratico, in questi primi anni. – ha spiegato Uricchio – Invece questa novità dovrebbe essere un’opportunità per un cambiamento di mentalità. Esso infatti pone al centro il concetto di valore pubblico, sul quale devono convergere tutti gli strumenti di programmazione. Il PIAO non deve essere un collage di documenti, ma un unicum (perciò è “integrato”). Gli obiettivi di valore pubblico non devono essere generici, validi per tutte le amministrazioni; al contrario, devono essere pochi, precisi e contestualizzati. Anche le misure anticorruzione, ora, devono essere orientate a proteggere il valore pubblico.”
E proprio la diffusione di valore pubblico e la promozione della cultura della legalità negli enti pubblici nell’interesse del cittadino sono state le linee guida di questi cinque appuntamenti che ASL Taranto ha organizzato con la partecipazione di personalità di rilievo nazionale, superando il mero adempimento degli obblighi di formazione previsti dalla legge.
Dal primo relatore della prima giornata, il consigliere ANAC Luca Forteleoni, fino ad oggi, un filo invisibile ha legato insieme tutti gli interventi: magistrati, docenti universitari e inquirenti hanno sottolineato come la corruzione sia ormai diventata un sistema endemico in molte realtà della PA e che proprio per tale ragione è fondamentale “non abbassare la guardia”. È con queste parole che ha concluso la giornata, e quindi il ciclo di seminari, il magistrato Maurizio Carbone, già procuratore aggiunto a Taranto e ora componente tigato del CSM.
“Ho portato qui oggi la mia esperienza di quasi trent’anni di pubblico ministero a Taranto che si è occupato per anni di procedimenti in materia di reati contro la pubblica amministrazione – ha affermato Carbone – Una materia delicata nella quale, in particolare nell’ultimo decennio, il legislatore è intervenuto con riforme anche sostanziali non solo sul piano repressivo ma anche sul piano della prevenzione, a partire dalla legge Severino, che ha introdotto una serie di strumenti amministrativi nella consapevolezza che occorre prima di tutto prevenire attraverso strumenti di controllo che assicurino trasparenza e legalità dell’azione amministrativa.” Questa tendenza si è consolidata anche in campo penale “si è attivato nell’ultimo decennio un trend che ha assicurato maggiori strumenti a noi magistrati per il contrasto alla corruzione, nella consapevolezza che questa è spesso diventata un sistema endemico in alcune realtà della PA. – ha concluso Carbone – Occorre non abbassare la guardia e ben vengano questi seminari, occasioni di formazione e promozione della cultura della legalità.”
Il ciclo di seminari formativi è stato patrocinato dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, compresa la sede di Taranto, sede degli incontri, dell’Università del Salento e della Libera Università Mediterranea LUM, dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Taranto e dall’AIS, associazione Italiana Sociologia, sezione Sociologia della Salute e della medicina.