di TERESA GENTILE
Il 17 Gennaio 2020 si è conclusa nella Sala Consiliare del Palazzo Ducale di Martina Franca (TA), la “Tre Giorni” dedicata alla Giornata dei dialetti e delle lingue locali. L’evento organizzato da Rosa Maria Vinci, imprenditrice, esperta in marketing, poetessa e presidente dell’Accademia da Cutəzzə 2010 e dalla Pro-Loco di Martina Franca, ha avuto come tema “Gli antichi mestieri”.
La manifestazione che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Martina Franca, ha registrato molti consensi da parte di artisti e poeti che hanno partecipato alla mostra-concorso e dei numerosi visitatori che in questi giorni hanno potuto apprezzare le opere esposte insieme agli amanti e ai cultori dei dialetti provenienti da varie regioni d’Italia.
In rappresentanza dell’Amministrazione comunale è intervenuta la vice Sindaco Nunzia Convertini, l’Assessore Tiziana Schiavone e la consigliera Maria Marangi. Per la Proloco erano presenti il presidente Pino Bonasia, la vice presidente Mariuccia Balsamo e la prof.ssa Anna Basile.
I vincitori della sezione poesia sono stati: Francesco Locorotondo e Rosaria Zonno a pari merito, al terzo posto Antonio Tedeschi ed Angela Ardia. Nel settore della pittura si sono distinti: Rosalia Ferreri, Giovanna Maffei e Rossella Zigrino. Le lectio magistralis sono state tenute dal prof. Elio Francescone che si è brillantemente soffermato sugli antichi mestieri evocando ricordi e atmosfere e da chi scrive che ha relazionato sul tema “Arte e artigianato” prospettando l’opportunità di far interagire anziani artigiani e ragazzi esperti in informatica possibilmente nell’unica casa a corte sopravvissuta in Valle d’Itria, trasformata in una piccola Martina: Casa Cappellari, perché essa ha stanzette indipendenti con focolare, finestra e porta e un forno perfettamente funzionante e in essa i ragazzi creativi, invece di annoiarsi, imparerebbero a usare le mani non con fini di violenza ma di creatività e ricerca di bellezza.
I componenti delle giurie sono stati: la prof.ssa M. Carmela Ricci, la dott.ssa M. Teresa Acquaviva, la dott.ssa Teresa Gentile del Salotto culturale internazionale Recupero, il prof. Elio Francescone, il maestro Igli Arapi, il prof. Piero Marinò e la maestra Angela Barratta. La mostra ha anche ospitato una selezione di foto storiche del decano fotografo Benvenuto Messia. L’associazione della Cutizza era rappresentata dal noto cantore martinese Giovanni Nardelli, Martino Carbotti, Cinzia Castellana, Mariangela Montanaro e Pina Chirulli.
Il pianista Egidio Cofano e il tenore Gianni Nasti hanno allietato ed emozionato il numeroso pubblico presente con le loro esecuzioni e il grande interprete di Totò, Antonio Felice, (che per l’occasione ha anche suonato la chitarra), e Giovanni Nardelli che hanno proposto applauditissimi brani canori molto poetici ed armoniosi di poesie dialettali che in varie regioni d’Italia ed anche con la parlata dialettale di Martina Franca vengono cantate. La vera sorpresa della serata è stata l’esibizione di un giovane di soli 16 anni, Andrea Caramia, che ha suonato il suo organetto in modo mirabile richiamando antiche atmosfere bucoliche e presentando i cestini a cui ha dato vita con le sue operose mani.
La necessità di creare in tempi brevi un connubio tra sapienza delle mani, arte, artigianato, musica, danza popolare e uso intelligente dell’informatica ed il poter ammirare i quadri ispirati ai vecchi mestieri, hanno sintetizzato e suggellato il vero senso della serata: far riavvicinare i vecchi artigiani con le nuove generazioni.