Nel corso della visita dell’Arcivescovo di Tours mons. Bernard Nicolas Aubertin (ospite in visita di amicizia alla comunità di Martina Franca) è stato consegnato un messaggio da porre sulla tomba del santo patrono della città. Durante l’anno martiniano del 1997 la Collegiata di San Martino affidò all’allora Arcivescovo di Tours una lampada a due fiamme, anch’essa posta sulla tomba del santo.
Poco prima del Natale scorso mons. Aubertin aveva preannunciato il suo desiderio di venire per la quarta volta a Martina Franca. Con grande sorpresa, ha nominato il parroco della Basilica, don Franco Semeraro, canonico onorario della cattedrale di Tours. L’Arcivescovo ha conservato l’annuncio fino a qualche ora prima della messa di domenica scorsa e, solo al termine della celebrazione, ha annunziato di voler conferire la croce dei canonici di Tours a don Franco, per il “legame di amicizia tessuto con San Martino” da Martina Franca con la chiesa di Tours. Nella motivazione ha anche espresso il senso di ammirazione e di attenzione per la città di Martina Franca. L’Arcivescovo ha anche detto che è la prima volta che un canonico onorario della cattedrale è un sacerdote non della diocesi di Tours e non della Francia.
Nel messaggio consegnato a mons. Aubertin per essere posto sulla tomba di San Martino c’è scritto: “San Martino, per le mani di Mons. Bernard Nicolas Aubertin, Arcivescovo Metropolita di Tours, ti giunga da Martina Franca, comunità che tu proteggi da una lunga fila di secoli, un messaggio di gioia e di immensa gratitudine. Le generazioni dei padri ci hanno trasmesso, come lascito prezioso e incancellabile, il tuo nome che è tutt’uno con il nome civico stesso della nostra città. Il tuo volto giovane di cavaliere, il tuo sguardo assorto e benedicente, nelle vesti di Pastore, invitano alla confidenza e al tu dei figli al padre, tutte le volte che varchiamo le porte della Basilica Collegiata. Ti inviamo una promessa di fedeltà al tuo gesto, ora, quando diventa non consuetudine ma scelta di vita la carità, l’accoglienza, la solidarietà. Certamente non ti sono mancate le delusioni causate dalle nostre vedute corte, dalle tentazioni di arroccamento autoreferenziale e dalle chiusure alle novità del Vangelo. Guarisci le nostre ferite! Aiutaci ancora a stare, come te, negli angoli delle strade, pellegrini attenti ai passaggi di nuove povertà; sentinelle, come te, sulle porte della città per guardare lontano e anticipare il risveglio di nuove albe e di nuove stagioni. Rendici custodi intelligenti e innovativi dell’ineguagliabile patrimonio di bellezza e di cultura di cui siamo fieri. Facci sognare dei tuoi sogni di orizzonti vasti! Sta accanto alle nuove generazioni perché colgano la sfida di scommesse epocali. Ti affidiamo i nostri ragazzi, futuro delle nostre famiglie e delle nostre parrocchie. Insegnaci la fretta per soccorrere chi tra noi è fragile è non felice, provato e ammalato, straniero e diverso. Sii sempre presente, come quando ci liberasti da calamità e da pestilenze, da aridità del suolo e del cuore! Il Vangelo che a Martina Franca ha educato moltitudini, possa essere ri-letto e tradotto ancora oggi nel pensiero e nei gesti; la comunità cristiana trovi con genialità e determinazione spazi di annunzio e lingue di fuoco che facciano ardere la testimonianza. San Martino, patrono amato e benedetto custodisci le chiavi della città, custodisci le chiavi della memoria”.
o.cri.