L’estate è finita: le giornate si accorciano, riaprono le scuole, e la politica torna finalmente a compiere qualche mossa, dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale che ha portato alla caduta dell’Amministrazione Comunale guidata dall’ex sindaco Franco Ancona. I partiti, quelli ancora rimasti, sono impegnati in un timido tentativo di riorganizzazione, per costruire nuove coalizioni, per rinnovarsi e presentare alla città un progetto credibile in vista delle elezioni della prossima primavera. In città i problemi sono tanti.
Una buona notizia è arrivata dal fronte strada statale 172, con l’apertura della nuova bretella che ha restituito, seppur in una forma che deve essere intesa come “provvisoria”, la percorribilità dei sei chilometri che collegano Martina Franca e Locorotondo. Oggi si è compreso, ancora di più, quanto sia importante quel collegamento stradale, ma si spera si sia compreso anche quanto sia urgente intervenire in maniera risolutiva sul depuratore di Martina Franca, sottodimensionato per i reali fabbisogni della città e causa del rischio cedimento del tratto della SS 172, posto sotto sequestro della magistratura. È stata un’estate segnata dal blocco di quella strada, che ha influito anche sul flusso turistico, con un calo di presenze, arrestando di fatto il trend in crescita di questi anni, grazie al momento di successo che sta riscuotendo la Puglia. Complice il calo di mete straniere quali Francia, Egitto, Tunisia e altre regioni italiane, la nostra regione si sta facendo largo tra le mete turistiche, con il Salento, seguito dal Gargano, a tirare la carretta e con la Valle d’Itria che pure si ritaglia il suo spazio come meta culturale e di turismo non strettamente legato alla presenza del mare.
Dopo anni di attese e promesse, la Strada Provinciale 58 che collega Martina Franca ad Alberobello sta per essere sistemata. È stato posizionato un importante tassello per la realizzazione di un’opera importante per Martina Franca e non solo. All’Albo Pretorio della Provincia di Taranto è stato pubblicato, infatti, il bando di gara per i lavori di sistemazione, ammodernamento e manutenzione straordinaria della rete stradale provinciale – adeguamento S.P. n. 58 (Martina Franca – Alberobello) con costruzione e ampliamento del sottopasso ferroviario. Lunga e travagliata la storia di quest’opera che, navigando nei tempestosi mari della burocrazia, ha visto negli anni, per più di una volta, perdere i finanziamenti poi recuperati in seguito.
La prossima Amministrazione Comunale a Martina Franca dovrà anche fare i conti con il tema della Sanità e la possibile chiusura dell’ospedale territoriale. Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nelle scorse settimane aveva scritto sul suo profilo Facebook che l’ospedale martinese “rimane come è fino a quando non chiuderà quando entrerà in funzione il nuovo ospedale della Valle d’Itria”. In pratica l’ospedale di Martina, punto di riferimento per l’intero territorio della Valle d’Itria e struttura a servizio di un territorio inter-provinciale, chiuderà appena sarà ultimato il nuovo ospedale a Monopoli.
Nel corso di un recente incontro promosso nell’ambito della Fiera del Levante dalla Direzione generale della Asl di Bari, si è parlato di due nuovi ospedali: il “San Cataldo” di Taranto e il nuovo nosocomio “Monopoli –Fasano”. Per entrambi sono previsti cinque anni dalla posa della prima pietra. Il nuovo Ospedale di Monopoli – Fasano, spiega una nota della Regione, si configura come “un ospedale di primo livello con 300 posti letto”. Sorgerà in un’area individuata lungo la Statale 16 bis. Secondo Emiliano, quindi, l’ospedale di Martina Franca sarà inutile, al punto tale di prendere in considerazione la strada della chiusura.
o.cri.