IdeaLista a Emiliano: “Togli le mani dall’ospedale di Martina” – Lo Stradone

IdeaLista a Emiliano: “Togli le mani dall’ospedale di Martina”

“La città di Martina Franca è sotto attacco costante da parte della politica miope del Presidente Emiliano e di tutti quei politici locali che al governatore della Puglia hanno dato sostegno alla sua elezione”. Il Movimento Politico IdeaLista replica alla dichiarazione del Presidente della Puglia secondo cui l’ospedale martinese “rimane come è fino a quando non chiuderà quando entrerà in funzione il nuovo ospedale della Valle d’Itria”. In pratica l’ospedale di Martina, punto di riferimento per l’intero territorio della Valle d’Itria e struttura a servizio di un territorio inter-provinciale, chiuderà appena sarà ultimato il nuovo ospedale a Monopoli. Un’informazione che è emersa chiaramente in un suo post sui social network, grazie anche ad alcune pressioni di alcuni cittadini.

Affermazioni che, di fatto, tradiscono quanto promesso nei mesi scorsi, quando IdeaLista aveva già lanciato il grido di allarme sulla volontà della sinistra pugliese, di chiudere definitivamente l’ospedale di Martina Franca. Affermazioni che IdeaaLista ritiene “profondamente offensive rispetto ai cittadini e alle professionalità che all’interno ci lavorano con dedizione e preparazione per essere punto di riferimento non soltanto per Martina Franca, ma anche per Locorotondo, Cisternino, Ceglie Messapica, Villa Castelli, Alberobello, Mottola e Massafra”.

IdeaLista condanna aspramente la politica “baricentrica” di Emiliano “Il presidente guardi bene la cartina geografica, e ci dica se sia normale per tutti questi nostri cittadini compiere mediamente 50 minuti per arrivare all’ospedale di Castellana Grotte o Monopoli, oppure oltre un’ora per arrivare ad Acquaviva delle Fonti”.

“Se vorranno chiudere il nostro ospedale potranno farlo tranquillamente, dice ancora una volta IdeaLista, ma Emiliano e i suoi compagni di sinistra dovranno venire con i carri armati, perché non consentiremo ulteriori tagli alla spesa per la nostra salute, per una struttura di riferimento su territorio inter-provinciale sulla base di un riordino ospedaliero che non mette al centro la persona e la salute della persona.