E’ stato presentato alla stampa il film Il giorno più bello, per la regia del pugliese Vito Palmieri, prodotto da Altre Storie e Clemart, con Rai Cinema e con il supporto di Apulia Film Commission. Il film che vede tra i protagonisti Alessio Vassallo e Michele Venitucci, è stato quasi interamente girato in Valle D’Itria, a Martina Franca, Alberobello, Locorotondo.
Il film è, infatti, l’opera prima del regista pugliese doc Vito Palmieri, autore che ha già ricevuto importanti riconoscimenti in tutto il mondo per i suoi cortometraggi. Candidato al David di Donatello con Tana libera Tutti (2006), è stato selezionato nella sezione Generation della 63. Edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino con Matilde (2013), unica pellicola italiana in concorso, e premiato al Toronto International Film Festival, nella sezione kids. Da poco, inoltre, ha ricevuto il Gran Prix al Film Festival di Shangai 2016 per il documentario See you in Texas.
Con Il giorno più bello Palmieri torna dietro la macchina da presa in Puglia, con un cast che vanta la presenza, fra gli attori, di nomi come Alessio Vassallo, conosciuto dal pubblico in particolare per Il giovane Montalbano, del barese Michele Venitucci, già diretto sul grande schermo da registi come Pappi Corsicato e Sergio Rubini, e di Giulia Steigerwalt, che ha lavorato come attrice protagonista sotto la guida di Gabriele Muccino. E con una sceneggiatura frizzante, scritta da Maddalena Ravagli (Gomorra La Serie, Mar Piccolo, ecc.), Leonardo Fasoli (Gomorra La Serie, Mar Piccolo, L’Ultimo Padrino, ecc.), Enrico Maria Lamanna, con la collaborazione di Michele Santeramo.
Il giorno più bello, commedia intrisa di poesia, è la storia di un matrimonio forse impossibile. In un momento storico in cui stiamo assistendo a grandi cambiamenti sociali e culturali, il film si propone di raccontare con freschezza e ironia una vicenda di amore e rapporti familiari che si snoda con toni vivaci sullo sfondo delle bellezze della Valle d’Itria – Alberobello, Locorotondo, Martina Franca – per chiudersi sul finale nella colorata Barcellona. Una rocambolesca storia di amore e nozze tra due giovani uomini. Il primo film che, dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili, mette in scena il tentativo di un vero matrimonio gay tutto italiano.
Un film che è anche un tributo ad una regione che ha dato tanto a questo progetto. Un territorio celebrato in tutto il mondo per la sua la ricchezza culturale e artistica che, grazie all’Apulia Film Commission, è riuscito a sostenere numerose produzioni cinematografiche e televisive – oltre cento in tre anni – creando un vero e proprio “sistema cinema” che riesce a valorizzare le bellezze, le competenze e le professionalità locali.