“Siamo stati eletti per amministrare la città, il nostro mandato si è concluso con un anno di anticipo e allora abbiamo aperto una sorta di pagina Facebook reale”, così l’ex sindaco Franco Ancona ha presentato il suo nuovo ufficio su via Locorotondo. Un luogo da condividere assieme agli altri ex amministratori.
Una inaugurazione che, di fatto, manifesta la volontà già palesata di presentare alla città un prolungamento dell’esperienza politica interrotta qualche settimana fa rimettendo alla guida nuovamente Franco Ancona. Una interruzione “solo momentanea”, l’hanno definita ancora una volta i presenti.
L’ex primo cittadino aveva già manifestato la sua disponibilità a una ricandidatura e i suoi stretti fedelissimi avevano da subito mostrato pieno appoggio già all’indomani dello scioglimento in occasione del comizio in piazza. Un appoggio che sembra piuttosto scontato per l’ex Assessore “plurideleghe” Pasquale Lasorsa, mentre più cauto è sembrato nelle dichiarazioni il segretario di Sel Pino Fedele, secondo cui sarà necessario comunque passare per una fase di consultazioni. Non è da escludere che sia stata proprio la volontà di ripresentarsi alla carica di sindaco una delle cause della chiusura anticipata della sindacatura, ma la data di oggi può essere segnata sul calendario come quella dell’ufficializzazione dell’apertura del progetto politico di un “Ancona bis”.
Troppo presto per ogni cosa, ma certamente Franco Ancona ha fatto il primo passo e alcuni lo hanno seguito. Non tutti però, perché non è sfuggita l’assenza alla conferenza stampa della “ciurma dei giovani” e in particolare degli ex assessori Palmisano e Coletta. Ma se per il primo si può chiudere un occhio, non si può certo fare la stessa cosa per Coletta, considerate le voci sempre più insistenti di una sua candidatura al ruolo di primo cittadino. L’ex assessore all’Ambiente – su nostra sollecitazione – ci ha fatto sapere di essere stato impossibilitato a partecipare all’incontro per impegni precedentemente assunti, ma anche per lui la candidatura automatica di Ancona non è cosa scontata e non è da escludere che anche Coletta vorrà giocarsi le sue carte.
Nessun rimpianto nei confronti del recente passato, Ancona conferma la sua decisione di non scendere a compromessi con coloro che chiedevano un ribaltone. Proseguire con una nuova maggioranza, oppure procedere con il ribaltone? Ancona non ha dubbi e conferma la sua scelta, affermando di preferire il commissariamento come male minore. “Scendere a compromessi – ha detto – avrebbe significato interrompere quel processo di rinnovamento della vecchia classe politica che abbiamo avviato”, una dichiarazione forte se si pensa che a quella classe politica appartiene sia anagraficamente che politicamente anche l’ex sindaco Ancona e diversi suoi collaboratori certamente non di “primo pelo”. Da qui i dubbi di diversi ex sostenitori dell’Amministrazione sul ruolo futuro di Ancona.
A molti non è andata giù proprio la scelta preferire il commissariamento che, di fatto, ha interrotto in anticipo l’esperienza politica per molti militanti che difficilmente potranno essere rieletti nel prossimo mandato. L’ex sindaco ha annunciato un suo incontro con il commissario per i prossimi giorni, nel corso del quale si paleserà la richiesta di particolari attenzioni amministrative su tre provvedimenti ritenuti di grande rilevanza.
Il primo è quello del parcheggio di Via Bellini, per il quale è stato aggiudicato provvisoriamente il progetto di realizzazione del parcheggio.
Il secondo è il Votano, su cui è in corso il confronto fra Arpa e Comune sul progetto di risanamento dell’area per circa 1 milione di euro. Un’opera che si innesta su quella già in corso e su cui si auspica che si giunga alla soluzione in tempi brevi per avere l’aggiudicazione dell’appalto entro fine dicembre.
E poi c’è il parcheggio di Via del Tocco, per il quale bisognerà adottare i provvedimenti necessari alla risoluzione dell’opera che deve avere la ditta esecutrice individuata entro l’anno.
o.cri.