Basile e Carriero sono andati fino in fondo e, con coerenza, ieri hanno dato seguito alle loro rimostranze nei confronti del sindaco (leggi qui). L’opposizione in Consiglio Comunale ha chiesto l’aggiornamento della seduta, che in pratica è un rinvio della discussione, e i due consiglieri del PD si sono allineati alla proposta portando di fatto allo scioglimento della seduta.
Nulla di particolare sotto il profilo amministrativo. Molto pesante il significato, invece, sul fronte politico. Da ieri ufficialmente Franco Ancona non ha più una maggioranza e rischia seriamente di chiudere con un anno di anticipo la sua sindaca tura. Tra pochi giorni alla discussione del Consiglio Comunale sarà sottoposta l’approvazione del bilancio e per quell’occasione sarà necessario trovare una maggioranza disposta a votarlo, pena lo scioglimento automatico dell’Amministrazione e l’apertura delle porte a una fase di commissariamento.
Da qui in avanti tutto può succedere. Possibile l’ipotesi di un governo di “salute pubblica”, caldeggiata da Leggieri (PD), che potrebbe portare a un azzeramento della Giunta. Tutto questo, ovviamente, nel caso in cui lo strappo tra il duo Carriero-Basile e il PD non venisse ricucito. Diversamente potrebbe essere possibile un rimpasto alla luce di una nuova eventuale maggioranza, ma resta possibile anche un azzeramento generale con la nomina di una Giunta tecnica che di fatto estrometterebbe anche gli Assessori “eletti”, e quindi quest’ultima ipotesi resta la meno probabile.
Il Consigliere Martino Miali (ex Area Popolare) da tempo avrebbe strizzato l’occhio al sindaco e, voci bene informate, sostengono che potrebbe essere lui la stampella che eviterebbe ad Ancona di cadere.
o.cri.