Basile e Carriero fanno tremare la maggioranza: Ancona ora rischia di andare a casa – Lo Stradone

Basile e Carriero fanno tremare la maggioranza: Ancona ora rischia di andare a casa

A circa un anno dalla scadenza del suo mandato il sindaco Ancona si ritrova con una maggioranza ballerina e, di fatto, con una crisi politica aperta che mette a repentaglio il prosieguo di questa esperienza politica. Sono bastate le assenze di Franco Basile e di Antonio Carriero, assieme a tutta l’opposizione, per mandare all’aria i piani della maggioranza e garantire lo svolgimento del Consiglio di qualche giorno fa.

Per il sindaco Ancona all’orizzonte c’è l’ombra dell’ennesima gestione commissariale, così come avvenne per l’ultimo anno della precedente amministrazione, quando il sindaco era Franco Palazzo. Per evitare tutto questo Ancona dovrà chiamare a raccolta i suoi e cercare di fare quadrato per sperare di concludere questo ultimo anno senza perdere ulteriori pezzi anche alla luce del passaggio del suo vicesindaco Lasorsa e del Consigliere Comunale Caroli in Area Popolare. Una possibile ricucitura dello strappo sembra, al momento, abbastanza improbabile.

Dall’altra parte c’è un opposizione che in questi ultimi Consigli Comunali sta dando prova di organizzazione e concertazione, guidata dal Movimento Politico IdeaLista e dalle altre forze politiche che fino a ora hanno viaggiato a corrente alternata, ma che ora invece spingono per un progetto unitario che metta nelle condizioni il centrodestra di affrontare la sfida politica tra un anno. Il comizio di qualche giorno fa di IdeaLista ha chiamato a raccolta tutte le forze liberali della città che guardano a destra, e nella stessa coalizione c’è chi si sta organizzando per rimettere insieme i cocci, segno di un centrodestra che vuole ricostruirsi.

Il sindaco Ancona, che nei mesi scorsi aveva dato la sua disponibilità alla sua candidatura, dovrà cercare di costruire una nuova coalizione se vuole dare continuità al suo mandato, ma nel frattempo è chiamato a risolvere le grane politiche del sequestro del depuratore e della strada statale 172. Si tratta di un problema complesso, che richiederà da parte degli uffici della Regione, di Aqp, Arpa una grande collaborazione al fine di trovare la migliore soluzione possibile. La Procura di Taranto sta dedicando grande attenzione a questa vicenda. Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha confermato il potenziamento del depuratore di Martina Franca; la Regione Puglia ha stanziato 5 milioni di euro e 3 milioni di euro la regimentazione delle acque meteoriche.

Ma come detto, il sindaco Ancona è ormai privo di una maggioranza a suo sostegno, un documento inviato alla stampa da parte dei consiglieri PD Franco Basile e Antonio Carriero ufficializza il loro passo indietro rispetto alla maggioranza consiliare, spiegando il loro punto di vista. Le fibrillazioni, storiche, si sono già manifestate durante il congresso del Pd, con il ritiro dell’avversaria di Vincenzo Angelini, Gisella Marinuzzi.

Carriero e Basile, nel loro comunicato sostengono che sia stata “ignorata anche l’ennesima richiesta di dialogo, in occasione dell’ultimo congresso, contro quel muro innalzato da certa parte del partito ostinatasi a forza un’operazione politicamente spregiudicata e “garantita dal gruppo dei sedicenti garanti” per blindare l’esecutivo dell’amministrazione“.

Inoltre, “i nodi politici e programmatici sui temi Bilancio – Riduzione degli Sprechi – Spesa – Entrate, non solo sono rimasti ad oggi irrisolti, ma le proposte e gli indirizzi di governo vengono, ancora una volta, ignorati negli strumenti contabili attraverso i quali l’Amministrazione dovrebbe affrontare scelte fondamentali”. I due fanno riferimento anche agli incarichi: “A ciò si aggiunga che nella gestione degli incarichi sono emerse commistioni di cui nè l’Amministrazione nè il partito, ad oggi, hanno dato conto“.
E poi aggiungono: “A questo punto non si tratta di procedere con aggiustamenti di facciata o con “nuovi acquisti” per garantire il fine mandato, tacendo sul grave svuotamento e sulle epurazioni via via consumatesi. Non si può prescindere da un atto di lealtà e chiarezza sulle responsabilità di chi maldestramente contribuito ad inasprire una crisi politico-amministrativa latente”.

o.cri.