– MARTINA FRANCA – Duecentoquarantamila euro per gli asili nido di Martina. Questo è il finanziamento che la giunta comunale chiederà alla Regione Puglia, sulla base di una delibera varata in questi giorni. La cifra, che è possibile chiedere sulla base di un provvedimento regionale, è complessiva e riguarda la richiesta di 80 mila euro ciascuno per i tre “nidi”, gestiti rispettivamente dalle cooperative Asso, Primavera e Spes in convenzione con il Comune fino al 2013. Grazie al finanziamento, se dovesse essere concesso, si potrebbe intervenire su alcune caratteristiche del servizio specificate proprio nel provvedimento regionale che origina questi stanziamenti: l’incremento del numero di bambini da accogliere e l’ampliamento dell’orario di servizio. Così, per le tre coop martinesi che attualmente ospitano 52 bambini (in età fra 0 e 36 mesi) ciascuna, sarebbe possibile accogliere un numero di bimbi, mentre l’orario di asilo sarebbe fino alle 18 e non più fino alle 14. “Con queste scelte, si conferma l’attenzione di un servizio sociale come quello degli asili nido, per le esigenze delle famiglie, soprattutto quelle giovani, con maggiori impegni lavorativi e con un’attenzione specifica alle fasce di reddito più basse e alle condizioni di disagio” afferma il sindaco Palazzo mentre l’assessore alle politiche sociali Fumarola sottolinea che “i nostri asili nido sono un riferimento in tutto il territorio regionale. È un servizio veramente all’avanguardia e l’amministrazione comunale, con questa delibera, pone la sua attenzione nuovamente verso i nidi, dopo avere avviato una pratica di finanziamento regionale da 700 mila euro complessivi per l’adeguamento delle strutture di due asili, l’Asso e lo Spes. Entro metà settembre saremo in grado di produrre i progetti esecutivi”. Tra l’altro, gli asili nido di Martina Franca hanno ricevuto quest’anno un numero di richieste di iscrizione quasi doppio rispetto alle possibilità di accesso al servizio, con circa 250 istanze di iscrizione. La scelta per l’accesso ai “nidi” sarà compiuta sulla base di criteri oggettivi, fra cui avrà rilievo quello della condizione economica familiare.