“La misericordia nel pensiero e nell’azione di don Tonino Bello” è stato il titolo della conferenza che si è tenuta martedì scorso a Palazzo Ducale di Martina Franca.
Il 20 aprile 1993 moriva il Vescovo di Molfetta ed in occasione del 23° anniversario della sua scomparsa ha fatto visita a Martina Franca il Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, Vito Angiuli, autore del testo “Don Tonino Bello visto da vicino”.
“Scoprire le radici spirituali a cui ha attinto fin dalla fanciullezza don Tonino”.
Mons. Angiuli ricostruisce gli scritti giovanili di Don Tonino Bello. Emergono i temi più cari a uno dei profeti più amati del nostro tempo, ora Servo di Dio: poveri e povertà, comunione ecclesiale, senso della vita, pace, carità, visione sociale. L’autore, alternando le sue riflessioni a numerose ed efficaci citazioni dagli scritti e dai discorsi di don Tonino, fa ben comprendere il senso di continuità di prospettiva e di ideali del Vescovo di Molfetta, del quale ebbe la fortuna di essere amico.
La ricorrenza del 20 aprile, ogni anno, stringe i cuori e i pensieri nel ricordo vivo del Servo di Dio Antonio Bello, già vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi dal 1982 al 1993. Vescovo che “percorreva in lungo e in largo le strade della diocesi”, come ha scritto il suo attuale successore monsignor Domenico Cornacchia nell’editoriale del settimanale diocesano “Luce e Vita” di domenica scorsa. A Martina a dialogare con il Vescovo Angiuli c’era don Franco Castellana, teologo, amico e stimatore del Vescovo di Molfetta, assieme al Presidente della “Fondazione don Tonino Bello”, Giancarlo Piccinni. “Don Tonino Bello è stato un grande punto di riferimento non solo per il Sud ma per l’intera comunità: un Profeta – ha commentato l’assessore Scialpi – con il suo pensiero e la sua azione ha illuminato la società, rivolgendosi a tutti coloro che cercano valori autenticamente vissuti come la Pace, la Solidarietà, l’Amore per gli altri e per la propria terra, la povertà. Ha onorato la nostra città con la sua presenza nel 1984 e ne conserviamo un bellissimo ricordo per la sua grande cultura e spiritualità”.
Il sindaco, Franco Ancona, ha accolto gli ospiti, insieme a Franco Magistrale, tra i promotori dell’incontro insieme all’Assessore alla Cultura, Antonio Scialpi, che ha coordinato il dibattito.
“Di Mons. Bello – ha detto in altra occasione Sua Eccellenza Mons. Cornacchia, attuale Vescovo di Molfetta – respiriamo le virtù umane e soprannaturali! Per questo dobbiamo intensificare la preghiera affinché il Signore lo indichi per tutti quale modello universale di santità e di perfezione”. Conclusa la fase diocesana del Processo di Canonizzazione, fanno sapere dalla Diocesi di Molfetta – Giovinazzo – Ruvo di Puglia – Terlizzi, voluta, avviata e conclusa sotto l’episcopato di Mons. Luigi Martella, grazie anche all’opera del vicepostulatore Mons. Domenico Amato, entrambi recentemente scomparsi e ferita aperta nel cuore dei fedeli locali, è in atto la fase romana presso la Congregazione per le Cause dei Santi, che vede come Postulatore, Mons. Luigi Michele de Palma, e come relatore Maurizio Tagliaferri.
o.cri.