Il sindaco Ancona è il primo a reagire alla notizia del declassamento dell’ospedale di Martina Franca. Dopo l’ufficializzazione della delibera di giunta regionale con la quale l’ospedale di Martina Franca entra a far parte degli ospedali di base, perdendo gran parte delle prerogative, il sindaco di Martina Franca invia una lettera di fuoco al governatore della Puglia, accusandolo di avere scarsa attenzione verso il territorio, a cominciare dalla questione del depuratore di Martina Franca e del sequestro della statale 172, che dopo diversi giorni non trova soluzione alcuna.
Ecco il testo della missiva del sindaco di Martina Franca:
Egregio Presidente,
mi giungono notizie che, nelle decisioni adottate dalla Sua Giunta in relazione ai Piano di Riordino Ospedaliero, il Presidio della Valle d’Itria non ha ricevuto il riconoscimento che avrebbe meritato se si fossero considerate la qualità e la quantità delle prestazioni anche in considerazione della vastità del territorio servito.
D’altro canto i numeri esposti nel piano di riordino della rete ospedaliera che Lei ci ha presentato lasciavano e lasciano incontrovertibilmente ritenere che un Presidio che ha conquistato un primato così importante non potesse essere fermato nella sua possibilità di sviluppo.
D’altronde, la stessa scarsa attenzione Lei l’ha riservata, da quando amministra la Regione Puglia, alla questione sia del depuratore sia del recapito finale che, come sa, oltre all’emergenza sanitaria, ha provocato una gravissima paralisi della principale arteria stradale che collega la Valle d’Itria al versante adriatico. Le ricordo che è la terza settimana decorsa senza che nulla sia accaduto sul piano dello sblocco della SS 172 in direzione Locorotondo nonostante l’impegno profuso anche dalla Sua Amministrazione.
A me riuscirà molto difficile spiegare ai cittadini quanto sta accadendo e le logiche sottese a questo modo di fare. Confidavo, e confido, che Lei sia in grado di distinguere il rispetto delle Istituzioni dal fragore mediatico che probabilmente ha accompagnato queste scelte.
Inoltre, dopo aver ristrutturato i reparti di ginecologia, ostetricia, neonatologia e realizzato la terapia intensiva post operatoria (TIPO) e la nuova sala parto (ancora mai aperta); mentre stanno per essere consegnati i nuovi reparti (tra cui radiologia, urologia e pediatria) e sono state avviate le procedure di gara per rianimazione, la città di Martina si farà non poche domande sui criteri che hanno guidato questo provvedimento che sembra non tener conto nemmeno del denaro pubblico già speso.
Credo che sarà più semplice per Lei esporre all’intera cittadinanza, dagli operatori economici a quelli sanitari, le ragioni di queste decisioni che stanno penalizzando la nostra comunità.
Pertanto Le chiedo, nel più breve tempo possibile, di fissare un incontro in cui Lei possa avere la possibilità di rendere chiare queste scelte a un territorio che, grazie all’ impegno delle Istituzioni e degli operatori di Martina, sta dando alla Puglia un contributo importante al suo sviluppo.