“Berlusconi mi offrì un seggio da deputato europeo, dice la call girl”. Il titolo degli articoli di stamane di Daily Telegraph e Times è il rimbalzo in Gran Bretagna dell’intervista di Patrizia D’Addario al Journal de dimanche francese. Ma qui la cosa acquista un significato peggiorativo imprevisto: l’incrocio fra prostituzione, berlusconismo e Parlamento europeo è un moltiplicatore di negatività. Una conferma per gli euroscettici britannici. Ma il vero problema per l’Italia è che ormai le notizie sui rapporti del primo ministro italiano con prostitute vengono pubblicate senza nessun dubbio o cautela, con la totale assenza da parte di Palazzo Chigi di qualsiasi tentativo di smentita o rettifica. Nell’intervista al settimanale francese, la D’Addario non dice di aver parlato direttamente di politica con Berlusconi ma afferma che Tarantini, il manager che l’aveva messa in contatto con Berlusconi, le chiese il curriculum spiegando che serviva per proporre la sua candidatura al Parlamento europeo.
Sul Times Josephine McKenna scrive che “la prostituta al centro dello scandalo sessuale che coinvolge Silvio Berlusconi dice che il premier le ha offerto un seggio al Parlamento europeo”. L’articolo ricorda delle polemiche seguite alle offerte elettorali fatte da Berlusconi all’inizio dell’anno a diverse show girl, e delle proteste scatenate dall’intervento di sua moglie Veronica Lario. Polemiche che hanno costretto Berlusconi a ridurre solo a Barbara Matera le candidature destinate alla corrente “show-girls & escort” del Popolo delle Libertà.
Nell’intervista di domenica – ricorda il conservatore Daily Telegraph – la D’Addario ricorda di aver discusso assieme ad altre 20 ragazze con Berlusconi dell’alternativa: entrare in politica, partecipare a programmi televisivi oppure far parte del Grande Fratello trasmesso da Canale 5 “di proprietà del premier”. In un box di infografica, il Times elenca 4 delle show girl coinvolte nei progetti politici e di spettacolo di Berlusconi; tra Angela Sozio, Camilla Ferranti, Eleonora Gaggioli e Barbara Matera alla fine solo quest’ultima è stata eletta al Parlamento europeo.
Il secondo tema su cui i giornali britannici insistono è quello delle scoperte archeologiche nella villa di Berlusconi in Sardegna: “Come in Gran Bretagna, anche in Italia ogni scoperta archeologica di rilievo deve essere comunicata immediatamente alle autorità. L’omessa dichiarazione può portare a una multa di 2500 sterline e a un anno di galera”. Il riferimento chiaramente è alle tombe fenicie che di cui Berlusconi rivelava l’esistenza in un nastro registrato dalla D’Addario. “Secondo la legge italiana i rinvenimenti devono essere comunicati entro 24 ore”, chiude l’articolo del Times.
Fonte: La Repubblica