Martucci: “Il capo staff è in violazione con il piano triennale delle assunzioni” – Lo Stradone

Martucci: “Il capo staff è in violazione con il piano triennale delle assunzioni”

Lo scorso 1 luglio il Consigliere Comunale Antonio Martucci aveva presentato un’interpellanza indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Martina Franca, Donato Bufano, e al sindaco, Franco Ancona, affinchè ci fossero chiarimenti sul danno erariale per il Comune di Martina Franca sull’illegittimità del capo dell’ufficio di gabinetto del sindaco.

Nel dettaglio, la Dirigente del settore Personale con determina dirigenziale n. 255/1805 del 3 settembre 2012 aveva approvato i bandi di avviso pubblico per l’assunzione di n. 1 istruttore direttivo categoria D3, profilo tra l’altro inesistente per assunzioni dall’esterno nel contratto collettivo nazionale degli Eni Locali a cui è seguita – per “intuitu personae” – la nomina del responsabile dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco con Decreto dello stesso Sindaco in data 18 settembre 2012.

Il Consigliere Comunale Antonio Martucci ha chiesto ufficialmente al Sindaco quali provvedimenti si intendono adottare per il danno erariale che si sta consumando dal 18 settembre 2012, alla luce dell’inerzia totale sin dal dicembre del 2012, quando fu ufficialmente denunciata l’irregolarità degli atti adottati per l’assunzione del Capo di gabinetto del Sindaco in aperta violazione del piano triennale delle assunzioni 2012-2014 e dell’ordinamento comunale degli uffici e dei servizi.

“Mi aspettavo una risposta da parte del Sindaco – dice Martucci – e invece mi è stata letta in Consiglio Comunale una risposta da parte della Dirigente del settore Personale, la stessa figura a proposito della quale avevo mosso una serie di dubbi e che ci sta purtroppo abituando a una serie di richiami da parte della Corte dei Conti che sicuramente non fanno fare bella figura al nostro Comune. Per tali ragioni – conclude Martucci – invio la mia interpellanza, compresa la risposta degli uffici comunali, alla Procura contabile della Corte dei Conti, chiedendo la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica”.