Un futuro buio per gli operatori della cooperativa “Arca”. Il contratto con la cooperativa che si occupa dell’inserimento nel mondo del lavoro degli ex detenuti è scaduto. La grave situazione politico-amministrativa di questi mesi mette in risalto i veri problemi di questa città, costretta ogni giorno a fare i conti con problemi di vario genere. La Giunta comunale, così come si è verificato in altre occasioni analoghe, non ha concesso proroghe; una scelta che costringe queste persone a rimanere senza impiego momentaneo. Tutto soltanto perché il Consiglio Comunale era impneto a risolvere i problemi interno di carattere politico. Al momento non è facile capire quando potrebbe essere convocata la prossima seduta del Consiglio comunale, di conseguenza, è impossibile comprendere se e quando potrebbe essere presa in considerazione la situazione dell’“Arca” ed eventualmente approvato il relativo provvedimento. Sindaco e assessori, come evidenziato, non hanno prolungato il rapporto con la cooperativa, la massima assise cittadina non riesce nemmeno a riunirsi: che cosa succederà adesso a questa gente?
Bisognerà attendere ancora un po’ di tempo per capirlo, ma al momento la situazione appare piuttosto delicata. Non è la prima volta che si verificano situazioni del genere. Sia per quanto concerne il servizio dei parcheggi pubblici a pagamento che per quanto riguarda quello di assistenza
dei minori a rischio, nel recente passato, sono accadute cose simili. La Giunta Palazzo ha deciso di non prorogare i contratti scaduti e gli argomenti, a causa della crisi politica, non sono stati presi tempestivamente in considerazione dal Consiglio comunale.
A prevalere dopo il flop elettorale (nessun candidato martinese è stato eletto in Provincia ndr) è stata soltanto la voglia di alcuni consiglieri comunali di non tornarsene a casa. Quindi, il sindaco Palazzo, dopo aver incassato il voto favorevole sul Bilancio di previsione 2009, dovrà cercarsi una maggioranza per far passare i provvedimenti ed eleggere i nuovi revisori dei conti del Comune. Nelle scorse settimane, Franco Palazzo avrebbe avviato una serie di incontri e sarebbe, quindi, alla ricerca di nuovi equilibri, ovvero di una nuova formazione o perlomeno di un gruppo di persone che in aula gli garantiscano un certo margine di sicurezza. Ma la partita sarà davvero dura.