L’estate in Valle d’Itria quest’anno s’inaugura nel segno della tradizione. Perché alle feste rurali d’un tempo è ispirata la settima edizione del Divingusto, che riporta la cultura del bere e mangiar bene nell’atmosfera incantata di una delle più antiche masserie del territorio.
È, infatti, la Masseria Mangiato di Martina Franca, con i suoi splendidi trulli sulla vecchia strada per Alberobello, ad ospitare dal 26 al 28 giugno il Puglia Food & Wine Festival, che quest’anno valorizza i sapori delle più genuine tipicità regionali attraverso l’antico modo di socializzare delle feste in campagna, tra riscoperte di antichi mestieri, rievocati anche con la messa in funzione di una vecchia mietitrebbia, tanta musica dal vivo, spazi creativi per i bambini, incontri tematici e percorsi benessere dedicati alle tecniche dello yoga (inizio ore 18 con accesso libero – info 080.430.11.50 e www.divingusto.it).
Divingusto non rinuncia, infatti, alle contaminazioni tra filosofie diverse dello star bene con il cibo e intorno ai piatti della tradizione, con un’ampia offerta di vini, anche questi rigorosamente pugliesi, ospitati in una vera e propria enoteca. Dal tramonto a notte fonda, a Masseria Mangiato, con le degustazioni enogastronomiche si incontrano, infatti, il folk della Popular Band e le manipolazioni sonore di alcuni maghi della consolle, il timbro genuinamente popolare della fisarmonica e il dubbing della club culture, la memoria dei campi e le tecniche orientali di rilassamento, le attività manuali d’un tempo e i laboratori scientifici per i più piccoli, che impareranno anche a preparare un tipico pranzo domenicale pugliese (le attività per i bambini richiedono la prenotazione al 3409616612), mentre all’interno di un’ideale galleria di antichi mestieri si potranno vedere all’opera, con un trebbiatore, fattori, falegnami, ricamatrici, arrotini, scalpellini, cestai, ripara piatti, mugnai e casari.
Dunque, con una scelta controcorrente, il Divingusto, festival promosso da Ideashow con le associazioni culturali Pantarei e Con. Carpari, riconduce in un contesto incontaminato e suggestivo l’esperienza popolare della buona tavola smarritasi negli ultimi anni in un eccesso di proposte e iniziative di piazza. E restituisce il giusto valore alle tipicità della nostra regione, dalla Zampina di Sammichele alle polpette di uova della valle d’Itria alle immancabili orecchiette fatte a mano, confermando l’aspirazione ad incontrare il gradimento di tutte le fasce di pubblico, sulla base dei numeri fatti registrare nelle precedenti edizioni, con 300mila visitatori, 50 chef operanti sia a livello locale che internazionale, 100 ore di live food, 139 aziende presenti, 21.500 bottiglie di vino aperte, 500mila assaggi, 100 ore di musica dal vivo, 8 laboratori riservati a ragazzi fino a 12 anni e 8 mostre fotografiche e di arte contemporanea.
Sono cifre che dicono molto sul valore di una manifestazione improntata alla semplicità, sostenibilità e qualità per un momento di incontro privilegiato tra operatori italiani e internazionali dell’alta enogastronomia e, al tempo stesso, occasione per il grande pubblico attento al top della produzione pugliese.