Bello: “Ancona è il sindaco dei due pesi e delle due misure” – Lo Stradone

Bello: “Ancona è il sindaco dei due pesi e delle due misure”

Mi corre l’obbligo morale e civile di esprimere la mia più profonda stima nei confronti della consigliera Magda Balsamo, persona dotata di grande dignità intellettuale. Parla il consigliere comunale Piero Bello.

“Si tace – dice Bello – sul fatto che il sindaco nomini un dirigente ai servizi sociali, in violazione di una norma, ex art. 110 decreto legislativo 267/2000, che impone la selezione pubblica per le assunzioni dei dirigenti a tempo determinato. Tutto ciò sta producendo da circa 3 mesi atti illegittimi”.

Affidamenti diretti. “L’amicizia – sostiene Bello – è un concetto molto sentito dalla maggioranza di sinistra soprattutto quando si tratta di favorire persone vicinissime al PD. Per il momento stendiamo un velo pietoso sui provvedimenti dell’urbanistica, dove vengono prima rilasciati permessi a costruire per poi essere ritirati o sospesi, termine di moda ultimamente, con una leggerezza e una superficialità che lasciano sconvolti. Tutto questo a scapito solo ed esclusivo della città ed in particolare di tutte quelle imprese e categorie di lavoratori che appartengono all’edilizia e al suo indotto e che ogni giorno contano nuovi disoccupati o cassintegrati. Il Dirigente, luminare del settore, che problemi ha se le aziende non lavorano e le ditte licenziano? Tanto lui il suo superstipendio lo porta a casa”.

Attività produttive. “Come commentare l’inerzia della commissione attività produttive – dice Bello – rimasta senza Presidente dopo il famigerato concorso pubblico?

Scrutatori. La giunta comunale – dice Bello – da’ un indirizzo alla commissione elettorale per la nomina degli scrutatori delle prossime elezioni regionali, precisando nella delibera che requisito essenziale è essere disoccupati da almeno 24 mesi. Mi chiedo, non meritano forse lo stesso rispetto e lo stesso trattamento tutti coloro che comunque sono senza lavoro? O i tanti studenti iscritti alle Università e che non hanno alcuna iscrizione nelle liste di collocamento e soprattutto non hanno alcun reddito? Tutto questo senza alcun rispetto della commissione elettorale, organo assolutamente autonomo nelle sue scelte. Il diritto dei cittadini, dei professionisti e delle imprese di partecipare e di avere le stesse opportunità e gli stessi diritti pare non andare giù all’Amministrazione Ancona, che continua imperterrita nella strada dei due pesi e delle due misure”.