La IV Commissione presieduta dal Giandiego Gatta ha approvato a maggioranza, con l’astensione di Forza Italia, il Codice del Commercio. Un unico corpo organico che ha lo scopo di regolamentare il settore dei servizi commerciali, un disegno di legge dell’assessora Loredana Capone.
Il testo approvato ha recepito alcuni emendamenti tecnici proposti dall’assessora e dal consigliere Nino Marmo.
Si tratta di una iniziativa legislativa che ha come obiettivi la tutela del consumatore, dell’ambiente, la tutela dell’ambiente urbano ed il raggiungimento di obiettivi di politica sociale e culturale.
Nella relazione dell’assessora Capone si legge che “in primo luogo va riaffermata la centralità del territorio nel processo di programmazione commerciale. Il commercio viene cioè visto non solo come settore economico, ma come componente importante nella progettazione dello sviluppo di un territorio ed in particolare dei contesti urbani”.
“Emerge innanzi tutto – si legge ancora nella relazione – la necessità di un’immagine diversa della città, più densa urbanisticamente e dotata di servizi, mettendo in crisi un modello di crescita basato sullo sviluppo di quartiere periferici estesi e senza servizi. Analizzando esempi di altri paesi si è visto che il tessuto urbano, se adeguatamente strutturato è in grado di ospitare anche insediamenti commercialmente attrattivi come le medie strutture e i mercati su aree pubbliche. Interventi che diventano attrattori fondamentali del centro commerciale naturale, scoraggiando l’apertura di strutture periferiche”.
Per consentire questi insediamenti occorre aumentare le infrastrutture (parcheggi) necessarie anche per compensare la maggiore attrattività legata alle nuove strutture insediate; semplificare il quadro normativo evitando una legislazione commerciale ridondante che scoraggi gli investimenti.
Per quanto riguarda la grande distribuzione la legge incorpora le principali novità emerse nel quadro nazionale con qualche tratto innovativo come l’unificazione delle dimensioni degli esercizi in rapporto alle dimensioni demografiche dei comuni.