Lo scorso 19 febbraio, presso il Salone di Cristo Re, circa 120 bambini di diversa nazionalità (cinesi, albanesi, rumeni, africani, italiani…) hanno partecipato all’iniziativa organizzata dallo Sportello Immigrati del Comune di Martina Franca, dal Comune di Crispiano, in collaborazione con la Cooperativa San Giuseppe dei Lavoratori, l’Associazione Salam e il Centro Interculturale Mandela.
I bambini hanno intonato canti tipici cinesi, recitato poesie, realizzato giochi e danzato dal caratteristica “Danza del Dragone”.
Erano presenti il vice sindaco Pasquale Lasorsa, il consigliere straniero aggiunto, Arjan Nexha, la responsabile dell’Ufficio di Piano, Michela Silvestri, la responsabile del progetto Sportello immigrati, Donatella Vitale, la responsabile dell’area minori, Grazia Ceci, gli esercizi commerciali cinesi, il centro interculturale di Taranto e il Direttore Diocesano Migrantes “Pastorale dei Migranti”, Marisa Metrangolo.
Quest’anno il Capodanno Cinese si è festeggiato 19 Febbraio, anno della capra. Il Capodanno Cinese è una delle più importanti e sentite festività internazionali. Ha due significati importanti: il primo è legato alla celebrazione della nascita della Natura, il secondo significato è l’unione famigliare.
Il Capodanno Cinese è più conosciuto come la festa della Primavera (Tuintiè) e cade il primo giorno del primo mese del calendario lunare cioè una data compresa tra 21 Gennaio e 19 Febbraio.
In Cina i festeggiamenti durano 15 giorni e si festeggia dalla sera della vigilia con la famiglia e poi seguono i fuochi di artificio. Durante la festa c’è la danza del drago.
La danza del drago invoca il benigno drago cinese e serve per scacciare lo spirito cattivo e augura fortuna per l’anno nuovo.