E’ stata inaugurata il 18 febbraio l’Esposizione internazionale di mosaico presso il Centro servizi in Piazza d’Angiò. La mostra dei più importanti autori di mosaico del mondo resterà aperta fino al 15 marzo ed è visitabile nelle ore pomeridiane(16.30-19.30).
“Martina è un sogno. Finalmente un grande spazio per questa mostra”, ha esclamato emozionata la viennese Edda Mally, curatrice dell’evento che si svolge sotto l’egida del Forum di cultura di Vienna e della Commissione Europea.
“L’arte del Mosaico – ha sostenuto Ciro Masella, architetto e collaboratore del progetto – impegna l’architettura a confrontarsi con questa tecnica di luce che ha attraversato i secoli”
L’evento, che si svolge per la prima volta a Martina, è stato patrocinato anche dall’Ordine provinciale degli Architetti di Taranto, rappresentato dal suo vicepresidente Paolo Bruni che ha messo in evidenza che “la grande valenza culturale della mostra è la necessità di riprogettare con idee a confronto gli spazi della città (Il centro servizi è stato un’opportunità mancata), lasciando alle future generazioni il segno dei nostri tempi”.
Gi studenti del Liceo artistico Calò, insieme alla prof.ssa Pastore, hanno espresso soddisfazione per questa iniziativa culturale che consente al Liceo di confrontarsi con autorevoli esponenti dell’arte del mosaico organizzando lezioni e laboratori nello spazio che gli studenti del Calò cureranno nelle ore pomeridiane.
Sono 45 gli espositori non solo italiani ma francesi, tedeschi, egiziani, serbi, americani, argentini, brasiliani, austriaci giapponesi e greci che “nobilitano”, con la loro arte, il Centro Servizi.
“Una grande sfida culturale e di avanguardia artistica per la città – ha rimarcato Antonio Scialpi, l’assessore che in breve tempo ha consentito l’organizzazione al Centro Servizi della mostra, cogliendone l’opportunità – perché, da una parte, inseriamo Martina in un grande tour artistico e, dall’altra, scommettiamo sul Centro Servizi come contenitore di arte e di cultura in funzione economica e produttiva e viceversa. Cultura ed Economia sono inscindibili”.