Via Trento, scoppia la rivolta popolare – Lo Stradone

Via Trento, scoppia la rivolta popolare

Questa mattina a protestare dinanzi al Comune i cittadini residenti nella zona di Via Trento, i quali a seguito dell’ulteriore e nuovo allargamento nell’occupazione di suolo da parte di un noto oleificio della zona, hanno deciso di protestare contro un Comune che non riesce a sbloccare la situazione. Una cinquantina (forse più) di cittadini in protesta, stanchi di una situazione ai limiti della decenza. “Siamo stanchi – ci dice un residente – ormai non sappiamo quasi come raggiungere la nostra casa, visto che il passaggio è quasi completamente bloccato da una impresa privata”. L’impresa alla quale facciamo riferimento è ovviamente, quella dell’ “Acropoli di Puglia” di proprietà del dott. Lucarella. Inutile ricordare, come già fatto in altri articoli pubblicati su questo portale di informazione, che le responsabilità di tale situazione non possono ricadere per intero sul privato, ma trovano colpe in uno stato di inattività politico-amministrativa che ha portato allo stato delle cose. Come è ormai risaputo, è aperto un contenzioso, il quale si sarebbe potuto evitare nel caso in cui le forze preposte si fossero mosse in tempo. Il sindaco Palazzo qualche mese fa disse in un invito pubblico proprio in occasione di una protesta in Via Trento le seguenti parole: “Come Consiglio Comunale è già stato adottato un provvedimento e proprio oggi (lo scorso 7 aprile ndr) è stata fatta un’ordinanza di demolizione che verrà notificata domani (8 aprile). Ci auguriamo pertanto che possa essere ripristinata nel minor tempo possibile una situazione di viabilità. Ci sono adesso 45 giorni di tempo perchè tale ordinanza venga resa esecutiva, mentre il destinatario ne ha a disposizione 60 per presentare ricorso, a termini di legge. Dobbiamo essere rispettosi della legge – disse allora il primo cittadino – e muoverci sempre nell’ambito della legalità e del rispetto dei diritti di tutti i cittadini”. A tale proposito il sindaco invitò il dott. Lucarella a ricercare una risoluzione al problema di comune accordo.

Ottavio Cristofaro