La stampa internazionale lo accerchia, parlando di dimissioni imminenti, e Berlusconi rilancia alla sua maniera. A Napoli, presentando il G8, ha definito il suo governo “il più stabile del mondo occidentale”. Anche perchè – ha aggiunto – il suo gradimento è al 62,3% e l’opposizione, “come dice Pansa, è un cadavere che cammina”. Nel proclamare indistruttibile il suo esecutivo ha però ammesso il disastro economico in cui si trova l’Italia: ” la crisi provocherà una riduzione delle entrate per l’erario che prevediamo, a fine anno, di 37 miliardi di euro». Quanto al rapporto deficit-pil raggiungerà il 5%, ammette il premier. Berlusconi dice però che il governo è innocente: “nonostante questo non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani».
Un gruppo di manifestanti, aderenti ad alcuni movimenti di protesta, tra cui l’Onda napoletana, ha inscenato un sit-in alla Stazione marittima di Napoli dove, a bordo della nave Fantasia della Msc, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha parlato spaziando su vari argomenti. I manifestanti hanno esposto striscioni sui quali si legge, tra l’altro, «Noi la crisi non la paghiamo».
Berlusconi sulla nave ha parlato di G8 e terremoto, dicendo che entro settembre nessuno starà più nelle tende, anche perchè saranno messe a disposizione degli sfollati 1100 posti del complesso della Finanza che verrà usata proprio per il G8. Quanto a Napoli ha detto che grazie a lui “è tornata alla civiltà” e che il problema rifiuti è stato definitivamente risolto.
Parlando dell’argomento ha però innescato una nuova polemica. Ha citato tre regioni a rischio rifiuti, tra cui la Liguria. Il presidente della regione interessata non ha gradito e ha reagito: “«Passando il suo tempo a fare altro invece che governare il paese Berlusconi non è bene informato». «In Liguria non c’è un chilo di spazzatura che non vada a posto – afferma Burlando -. C’è solo una provincia biricchina, quella di Imperia, da sempre governata dal centro destra, che non ha presentato il piano rifiuti e che noi abbiamo commissariato. Berlusconi è spesso in Liguria, e l’ha visitata anche di recente – prosegue il presidente della Regione – avrà visto che nemmeno un cassonetto risulta non svuotato. Ci dispiace che diffonda notizie false che potrebbe influenzare negativamente i turisti».
Intanto si parla di crisi e possibili dimissioni del premier, anche se in tanti, a cominciare da lui, si affanno a smentire l’ipotesi che invece viene ampiamente sostenuta dalla stampa internazionale, soprattutto quella inglese. Il presidente della Camera Fini dice che “molti pensano e sperano in una crisi, ma questo appare irrealistico perchè il governo è uscito raforzato dal test elettorale”. Fini dice comunque che quando Berlusconi si ritirerà non ci saranno primarie, ma saranno gli iscritti a decidere il successore.
Ieri a proposito di saldezza dell’esecutivo era stato Giulio Tremonti a dare la linea al Pdl, per sventare l’ipotesi crisi: «Un governo tecnico si può anche trovare, ma durerebbe il tempo di uno Yomo», ha detto il ministro dell’Economia (facendo anche pubblicità allo yogurt), intervistato da Lucia Annunziata a In 1/2 ora. Per Tremonti il governo è «fortissimo» e supportato dal Parlamento. «Le indagini, anziché farle sulla Sacra Corona Unita, le fanno su roba del genere». Insomma, la «leadership fortissima» di Berlusconi è nota all’estero: «Il resto è essere guardoni». Enrico Letta del Pd considera questa difesa di Tremonti il segno che il declino di Berlusconi è ormai in atto e che l’opposizione deve attrazzarsi per essere percepita come alternativa credibile. Nel dibattito, rispondendo alle domande dei giornalisti, è intervenuta anche il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia secondo cui gli imprendirtori e il paese hanno bisogno di un governo saldo.
La stampa internazionale però ipotizza un rapido declino del Re Papi-Silvio: dai quotidiani britannici allo spagnolo El Pais, articoli sull’inchiesta di Bari. Berlusconi intanto cerca di rifarsi un trucco da «uomo del fare» che ha i suoi svaghi (il trucco televisivo è sempre a posto) e dare un’immagine di compattezza del suo governo, condita con l’elogio alle ministre.
La stampa inglese è scatenata. Riferendosi al fatto che le ragazze di Bari fra loro lamentavano l’essere «accarezzate» davanti a un uomo della scorta… Il Times on line titola così: «Oh Silvio, not in front of the guards», e Patrizia D’Addario racconta la notte brava del 4 novembre, passata insonne con un Silvio «toro instancabile» e un’infinità di docce gelate.
Fonte: L’Unità