Si è chiusa l’andata del girone D della Serie B 2014/2015 e per la Valle D’itria Basket Martina arriva già il tempo dei primi bilanci. A Mola di Bari è maturata la terza vittoria in trasferta della stagione, la terza consecutiva nelle ultime 3 gare, come non capitava da inizio campionato, a riprova di un ritrovato feeling con la vittoria che però non deve concedere rilassamenti nell’ambiente e soprattutto far perdere di vista il reale obbiettivo stagionale: la crescita del collettivo unita ai progressi dei singoli da confermare e migliorare nel corso del girone di ritorno.
In tal senso la partita di Mola, da segnalare come una delle migliori performance disputate, può diventare il viatico migliore nell’inizio di questo nuovo anno: “è stata un’ottima prestazione – afferma soddisfatto coach Aldo Russo – considerando anche gli acciacchi che ci portavamo da 2 settimane, ottenuta su un campo molto difficile e contro una squadra ben messa in campo da coach Lotesoriere, che ha individualità di assoluto livello per questa categoria e che ha provato, tatticamente molto bene, a negarci le nostre sicurezze. Siamo stati bravi ad attuare il ‘game plan’ che ci eravamo prefissati in settimana, consci che la consapevolezza dei nostri limiti può diventare una forza ogni qualvolta si è pronti ad affrontarli con il piglio giusto e la serenità di chi sa che deve avere grande umiltà nell’approccio. E così è stato, una prestazione che ci dice bene in termini di collettivo, di grandissima coesione di gruppo, di sistema, in cui in vari momenti siamo riusciti a trovare diversi interpreti per attaccare la difesa di Mola in maniera intelligente, o difendere bene in post up su Teofilo, spremendolo il più possibile, e pressando quanto più alacremente il loro possesso della palla per mantenere il nostro ritmo e giocare con la nostra energia. Sapevamo che Leo per loro sarebbe stato offensivamente il faro principale (da score importante come è successo), e che avrebbe capitalizzato ogni pallone, ma il nostro obiettivo era rompere equilibri e formula di squadra degli avversari, e quindi abbiamo provato, riuscendoci, ad ‘isolarlo’ e limitandolo più in fase difensiva che offensiva soprattutto nel finale. Avevamo la certezza che sarebbe stata una partita di grande sofferenza, per tutti i 40’, e così è stato. All’intervallo infatti non eravamo ancora contentissimi perché sapevamo di non aver attuato ancora a pieno ciò che avevamo in testa, per cui ho chiesto ai ragazzi di mantenere alta la concentrazione ed avere fiducia in noi stessi, nell’idea che ognuno sarebbe stato utile alla causa per ciò che il campo avrebbe dato, in una gara dai contenuti agonistici molto elevati come era giusto che fosse. Per questo motivo ci portiamo a casa la consapevolezza che se attuiamo in partita quello che prepariamo durante la settimana, possiamo essere granitici”.
Uno dei limiti che si ripresenta in ogni match, e a cui coach Russo accenna spesso, riguarda la gestione del vantaggio. Una pecca riemersa anche a Mola nel minuto finale, quando la DueEsse ha rischiato di dilapidare i 10 punti di margine accumulati nell’ultimo quarto. Un aspetto su cui bisognerà lavorare intensamente, se si vorrà raggiungere quell’equilibrio di rendimento nella singola partita e non. “La miglior prestazione sarà sempre quella con una tenuta costante nell’arco di tutta la gara, senza cali di concentrazione o superficialità in determinati momenti. Sappiamo bene che dobbiamo migliorare sotto l’aspetto del mantenimento dei vantaggi; a volte può essere causa di inesperienza nella gestione, altre di frenesia nel voler chiudere subito una gara, di certo ci stiamo lavorando. I miglioramenti ci sono, ma dobbiamo assolutamente continuare su questa strada limando le piccole disattenzioni, la perdita di energia e semplificando quanto più possibile le scelte. Ripeto sempre ai ragazzi di non avere fretta nelle soluzioni di gioco, bensì di ‘aspettare che la partita arrivi a loro’ perché siamo una squadra vera che sa sorreggersi tra tutti i suoi componenti. Questi ragazzi hanno una gran fame e grande voglia di migliorarsi, sanno bene che bisogna lavorare sui propri limiti, ma stanno anche cominciando a percepire per davvero come il sacrificio e la durezza mentale che tutti i giorni mettiamo in allenamento stia portando i suoi frutti, a livello di squadra ed individuale. L’obbligo morale è pretendere sempre di più da noi stessi, senza accontentarsi, senza appagarsi”.
La Valle D’itria Martina chiude così il suo girone d’andata a 14 punti, che attualmente le fruttano il 6° posto in coabitazione con Maddaloni e Catanzaro (entrambe battute al Pala Wojtyla). Il bilancio vede 7 vittorie e 6 sconfitte in 13 partite: un sostanziale equilibrio che soddisfa sino ad ora la dirigenza e il tecnico blu-arancio, a conferma della bontà del nuovo progetto sportivo lanciato a luglio dalla neo presidenza targata Marcello Schiavone. Un progetto che però potrà svilupparsi in meglio solo con continuo spirito di sacrificio, senza adagi e procedendo per step, se vogliamo utilizzare uno dei termini più usati da Aldo Russo fin dall’inizio di stagione.
“La vittoria di Mola non muta di una virgola il nostro atteggiamento futuro ed il nostro approccio al campionato, che dovrà essere identico a quello avuto nel girone di andata e in cui non potremo prescindere da un presupposto fondamentale: l’umiltà. Il nostro è un girone durissimo, in cui si può vincere ma anche perdere contro chiunque, e in un attimo ritrovarsi più su o più giù in classifica. Così potrà capitare di essere in striscia positiva, come adesso, o in negativa, come successo 1 mese e mezzo fa: dobbiamo quindi non esaltarci ma al tempo stesso non deprimerci, accumulando invece quel grande senso di realtà che ci permetterà di avere i piedi molto ben saldi a terra. Sarà fondamentale la capacità di correggere i nostri errori, non mutare assolutamente la voglia e l’atteggiamento con cui ci siamo apprestati ad affrontare questo campionato, enfatizzando sempre più il concetto di responsabilità: sia di squadra che individuale. Proveremo certamente a regalare quante più gioie possibili a tutto l’ambiente: dal patron Scatigna, al presidente Schiavone, la dirigenza tutta, gli addetti ai lavori e, permettetemi una menzione particolare, i nostri fantastici tifosi che veramente mi hanno emozionato domenica scorsa a Mola. Sembrava giocassimo in casa e spero vivamente che, nelle prossime partite interne, ci diano un Pala Wojtyla sempre più caldo e pieno. Ci tengo a ringraziare ancora, approfittando degli auguri di inizio anno nuovo, tutti coloro che ci permettono di lavorare con serenità e grande entusiasmo, compreso l’ambiente che circonda questa grande famiglia che è la Valle D’itria Basket Martina, targata DueEsse”.