Nel Consiglio Comunale di ieri si è discusso dei mercati domenicali nel periodo pre-natalizio. L’accesa discussione in aula è stata accompagnata dalla presenza di alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria e degli stessi commercianti.
“Ritengo che quella discussione non sarebbe dovuta neppure arrivare in Consiglio – dice il Consigliere di IdeaLista Michele Marraffa – la politica deve svolgere lavoro di mediazione mettendo d’accordo gli interessi di tutti, diversamente si corre il rischio di seguire interessi di parte scatenando malumori e, in questo periodo di crisi economica, di generare guerre tra poveri. La discussione in Consiglio Comunale non era lo strumento giusto, perché una soluzione si sarebbe dovuta già trovare in altre sedi”.
La politica di questa Amministrazione ha dimostrato ancora una volta tutta la sua incapacità: “Si sarebbe potuto risolvere tutto convocando le parti, evitando lo scontro, ascoltando tutte le parti e trovando una soluzione di intesa. Invece sono stati messi tutti contro tutti, salvo poi trovare una soluzione in extremis soltanto attraverso una semplice riunione. Quindi la concertazione era la strada da seguire fin da subito”.
Hanno lavorato bene i rappresentanti dei commercianti ambulanti e bene ha fatto la Confcommercio a sostenere le istanze dei propri iscritti: “Le associazioni di categoria devono svolgere la loro parte, è invece l’Amministrazione Comunale che deve tracciare la linea politica e in questo caso c’è da dire che Confcommercio e commercianti ambulanti hanno lavorato molto bene, manifestando le loro posizioni”.
Per la politica l’ennesima occasione perduta: “In Consiglio Comunale – dice Marraffa – ho inteso rimarcare, invece, il fallimento della politica, di questa Amministrazione, e con molta umiltà anche il mio, incapace di intervenire anche sulle questioni più semplici, come quella di mettere d’accordo le parti, i lavoratori e i nostri concittadini. Non farlo significa che qualcuno diventa debole perché non è rappresentato e io – conclude Marraffa – sono sempre dalla parte del più debole”.