Di seguito il testo dell’intervento di Isabella Massafra coordinatrice CGIL Martina Franca:
L’Amministrazione di Martina Franca, per adeguare il suo ordinamento comunale degli uffici e dei servizi, fortemente compromesso dall’uscita, per pensionamenti, di un considerevole numero di dirigenti e di dipendenti, ha indetto nell’ultimo anno diversi concorsi, tra i quali si segnala quello relativo alla copertura di 1 posto di Istruttore Amministrativo, cat.C, a tempo indeterminato e pieno, perché ha prodotto malumori e perplessità.
Il bando è l’esito finale di una procedura attivata dal Commissario Prefettizio nel marzo 2012, per l’assunzione di 2 istruttori amministrativi, a tempo indeterminato e pieno, previo il previsto scorrimento della graduatoria prodotta dalle procedure di mobilità volontaria, che si sono concluse con la copertura di 1 dei 2 posti.
Nel giugno del 2013 è indetto un pubblico concorso per la copertura del secondo posto, che risultava vacante nella delibera di approvazione del fabbisogno del personale per il triennio 2012/2014.
Agli inizi del mese di dicembre 2013 è approvato lo schema di Bando, che viene però pubblicato sull’albo pretorio l’11 febbraio 2014.
Il concorso finalmente si svolge e si contano 705 iscritti.
La Commissione giudicatrice del concorso è costituita dalla dott.ssa Merico (dirigente del settore del personale), che assume l’incarico di Presidente, dal dott. De Carlo, segretario comunale e dirigente degli Affari generali, dalla dott.ssa Marchionne istruttore direttivo e dalla segretaria della Commissione sign.ra Argese.
Si attivano le prove di preselezione , che si svolgono il 29 aprile 2014, cui partecipano 402 concorrenti e, come prevede il Bando, i candidati ammessi al concorso saranno 60, numero calibrato sull’unico posto messo a concorso; la preselezione si svolge tramite la somministrazione di 30 quesiti.
C’è da segnalare che non era stata offerta alcuna indicazione relativa ad eventuali pubblicazioni, che contenessero, tra i tanti altri, i quesiti che sarebbero stati utilizzati per la selezione; molte amministrazioni pubbliche adottano tale procedura, per evitare che i concorrenti affrontino la selezione al buio.
Comunque il Concorso si svolge e il 28 ottobre 2014 viene pubblicata la graduatoria definitiva di coloro che avevano superato le prove, che risultano essere 28 idonei,e 1 non idoneo, perché non si è presentato all’orale.
Nei giorni successivi alla pubblicazione, si diffonde la notizia secondo cui l’Amministrazione non assumeva soltanto il 1° in classifica sul posto di istruttore amministrativo a tempo indeterminato e pieno, messo a concorso, bensì assumeva ulteriore 15 unità a tempo indeterminato e a part-time.
A questo punto bisogna capire cosa sia accaduto successivamente all’approvazione della delibera di Giunta n. 91 del 14/03/2013, che determinava il fabbisogno del personale nel triennio 2012/2014, provvedimento posto alla base del concorso per l’assunzione di 1 istruttore amministrativo.
In realtà durante lo svolgimento del concorso sono state approvate diverse determine, proposte e delibere di Giunta, riguardanti dotazioni organiche e fabbisogni: la delibera di Giunta n.80 del 20/02/2014, nove giorni dopo l’indizione del bando, con la quale si approva la proposta, avanzata dal dirigente responsabile del settore,di modifica della dotazione organica e programmazione del fabbisogno 2014/2016 e tra le altre, si approva la modifica riguardante la qualifica di Istruttore Amministrativo, che risultano essere 2 posti a tempo pieno, 7 a tempo parziale per il fabbisogno 2014 e 4 a tempo parziale per il fabbisogno 2015.
Circa un mese dopo con la delibera n.134 si interviene nuovamente ad integrazione della delibera n.80, istituendo ulteriori 7 posti a tempo parziale per la solita qualifica di Istruttore Amministrativo.
Ma la madre di tutte le delibere, approvate nell’anno 2014 risulta decisamente essere la delibera n. 415 del 24 ottobre 2014, che, sempre ovviamente su proposta del dirigente del settore, modifica il fabbisogno dell’anno 2014, istituendo, per la qualifica di Istruttore amministrativo, 1 tempo pieno e 14 tempi parziali, mentre per il fabbisogno dell’anno 2015 si istituiscono 8 posti a tempo parziale, per il 2016 si programmano 5 posti a tempo parziale, per il 2017 si introducono 2 tempi parziali; nel complesso si prevedono 1 tempo pieno e 28 a tempo parziale, per la qualifica di Istruttore Amministrativo.
Certo mettere mano alla dotazione organica e al fabbisogno triennale tre volte nel corso di un anno può suscitare una buona dose di titubanza.
Ma veniamo al concorso e all’uso che di esso è stato fatto e alle perplessità che ha generato: la graduatoria pubblicata il 28/10/2014 comprende 29 nominativi, ma, avendo l’ultima rinunciato al punteggio orale è risultata non idonea e quindi i nominativi si sono ridotti a 28; sulla base dei risultati del concorso doveva essere assunto un solo concorrente, il 1 classificato, d’altronde non può non essere notato il fatto che il numero degli ammissibili al concorso era stato tarato proprio sull’unico posto, limitando drasticamente la partecipazione al concorso; questa limitazione sarebbe stata molto più contenuta nel caso in cui i posti messi a concorso fossero stati 15; con le decisioni assunte sembra che abbiano subito un grosso colpo i principi di imparzialità e di trasparenza.
Ma ci sono due domande, che meritano un’attenzione particolare e possibilmente una risposta chiara.
E’ veramente possibile utilizzare la graduatoria per l’assunzione di 14 part-time alla luce del comma 4 dell’’art. 91 del Testo unico degli Enti Locali che così recita: “Per gli Enti Locali le graduatorie concorsuali rimangono efficaci per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione per l’eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili, fatta eccezione per i posti istituiti o trasformati successivamente all’indizione del concorso medesimo” e il posto, messo a concorso, era legato alla dotazione organica e al fabbisogno 2012/2014, che non prevedeva 28 part-time.
Inoltre l’art.30 del D.Lgs 165, al comma 2 bis prevede che “Le Amministrazioni, prima di procedere all’espletamento di procedure concorsuali, finalizzati alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità volontaria in via prioritaria”.
In verità questa procedura è stata attivata, ma solo sui due posti messi a concorso; uno dei due, infatti, è stato coperto proprio con tali procedure, ma per gli altri 14 posti la procedura non è stata eseguita.
E ancora, l’art. 33 del D.Lgs n.165 sollecita l’attenzione delle Amministrazioni sulla mobilità collettiva, in modo che si possa gestire il grave problema delle eccedenze di personale, presenti anche nella Pubblica Amministrazione; pertanto le nuove assunzioni sono subordinate alla verificata impossibilità di ricollocare il personale in disponibilità, iscritto nell’apposito elenco; problemi di questa natura ne abbiamo anche sul nostro territorio, basti pensare a quello che succederà alla fine dell’anno nelle Province.
Anche questa verifica è stata fatta, ma solamente sul posto messo a concorso.
Ora queste questioni devono essere chiarite, per fugare dubbi e incertezze sulla legittimità degli atti prodotti e ci rivolgiamo a Lei, signor Sindaco perché eserciti le sue prerogative relative al controllo sul buon andamento della Pubblica Amministrazione, in modo che, se i procedimenti sono stati assunti nel pieno rispetto della legalità, nemmeno un ricorso alle Autorità Competenti potrebbe mettere in discussione l’utilizzo della graduatoria per le nuove assunzioni.