Riportiamo di seguito alcuni messaggi giunti in redazione in merito al messaggio di Mons. Franco Semeraro al termine della processione del Corpus Domini. I testi sono riportati per intero e soprattutto esprimono riflessioni discordanti tra loro in riferimento ad alcuni punti.
Prof. Renzo D’Arcangelo: ‹‹La critica espressa dal consigliere regionale Gianfranco Chiarelli nei confronti di Mons. Franco Semeraro è tipica della tendenza a confinare la religione nella sfera privata, riducendola a fenomeno che attiene alle scelte della coscienza personale e privandola della sua dimensione sociale.
Tale stessa “tendenza” censurò Papa Benedetto XVI in occasione della sua prevista visita all’Università La Sapienza di Roma il 17 gennaio 2008.
Vero è invece che “Cristo è venuto per salvare l’uomo reale e concreto, che vive nella storia e nella comunità, e pertanto il cristianesimo e la Chiesa, fin dall’inizio, hanno avuto una dimensione e una valenza anche pubblica” (Benedetto XVI: il discorso al IV Convegno ecclesiale di Verona del 28.10.2006)
Di certo la Chiesa martinese e, dunque, Mons. Franco Semeraro non sono e non intendono essere un agente politico.
Ciò non implica tuttavia neutralità etica.
L’interesse profondo per il bene della comunità martinese fa sì che la Chiesa – come già fatto nel recentissimo passato dal Consiglio Pastorale Vicariale presieduto da Don Dino Lepraro – offra il suo contributo specifico a partire da ciò che è conforme alla natura di ogni cittadino martinese.
A tal fine è chiaramente indispensabile e necessario il riferimento ad alcuni valori, quali il riconoscimento della centralità della persona e il rispetto della sua dignità, a cui la politica deve ancorare il proprio agire ponendo attenzione al bene comune, in quanto bene della comunità cui si appartiene, all’impegno a costruire un ordine rispettoso dell’uguaglianza di tutti i cittadini e volto a sollecitarne la responsabilità partecipativa e, infine, alla creazione di condizioni per lo sviluppo della città che privilegi i bisogni dei meno garantiti.
Il richiamo di Mons. Semeraro è stato un appello al perseguimento di tali finalità.
La levata di scudi del consigliere Chiarelli è apparso, invece, il tentativo di mettere un bavaglio a chi ha la responsabilità di richiamare la politica martinese al rispetto dell’etica che viene prima di ogni altra questione e prima ancora della politica stessa.
Avanti così, Mons. Semeraro, avanti così.››
Prof. Renzo D’Arcangelo
Presidente di A.C.
Parrocchia Cristo Re
Dott.ssa Ilva Bertolucci: ‹‹Bene ha fatto Don Franco Semeraro a denunciare, nell’occasione del Corpus Domini, lo stato di degrado e di totale recessione in cui versa Martina da ormai troppi anni.
In questa Città viviamo uno stato di rassegnazione senza speranza.
Personalmente, in passato, mi sono impegnata, mi sono esposta. Sono stata querelata più volte per avere scritto la verità sulle malefatte di un vecchio politico e dell’amministrazione comunale. Tanto per fare un esempio: l’appalto per l’illuminazione del cimitero non si rinnova dai primi anni ’80! Ma non finisce qui la vergogna, ci sono altri appalti che proseguono in prorogatio, nel dispregio della legge. Il Comune, che non soldi per tappare i buchi nelle strade, paga l’affitto di un locale nel centro storico alle Poste Italiane, SPA veramente bisognosa del denaro dei martinesi. Personalmente la mia famiglia ha in giacenza all’ufficio tecnico una richiesta di concessione edilizia da anni e come noi centinaia di altri, ma tutto tace. Gli investimenti sono bloccati per i comuni mortali, ma va bene così. Perché “la legge è uguale per tutti”, ma per qualcuno è più uguale.
Per tutto questo sono sempre stata assolta con formula piena, ma niente è cambiato. Gli anni passano, le amministrazioni si susseguono e Martina, nell’immobilità assoluta, cade sempre più in basso.
Da tempo ho rinunciato, anch’io, donna toscana e battagliera, a lottare contro un sistema incancrenito.
Io posso permettermelo, Don Franco no.
Lui ha responsabilità morali che vanno ben oltre. Lui conosce nel profondo le difficoltà del suo “popolo”. Lui ha il dovere di gridare contro chi ha distrutto e continua a distruggere l’economia martinese. Lui deve difendere i deboli. E’ la sua missione!
Fa specie che il consigliere regionale Chiarelli si scagli contro Don Franco invitandolo ad occuparsi esclusivamente di spiritualità. Dimentica che l’uomo è fatto di carne e di sangue oltre che di spirito. Suggerisce a Don Franco di curare le anime di corpi affamati, di padri senza lavoro, di disoccupati che rischiano di perdere la casa, di giovani che non potranno studiare. Taci Don Franco! Alla politica pensiamo noi esperti amministratori! Sei bugiardo, abbiamo finanziamenti e tutto va bene! Quello che succede a Martina non ti compete. Taci all’altare della nostra Basilica!
Una volta i preti erano rispettati dai politici nella speranza della loro benevolenza in campagna elettorale, ora non servono più.
Non si può escludere, infatti, che un grosso imprenditore porti più voti di un prete anche se questi si chiama Don Franco Semeraro.››
Dott.ssa Ilva Bertolucci
Dr. Martino Miali: ‹‹Con il presente comunicato per stigmatizzare le dichiarazioni roventi, causate forse dalle temperature calde di questi giorni, del consigliere regionale Chiarelli nei confronti di Don Franco Semeraro che in una sua appassionata analisi della situazione amministrativa locale ha evidenziato quello che è sotto gli occhi di tutti ormai da due anni ossia una insipienza amministrativa che ha provocato una impoverimento del tessuto sociale in tutti i suoi rami.
Parlare di “ingerenza” da parte di Don Franco credo sia alquanto eccessivo, il suo voleva essere solo un monito a migliorare una situazione davvero imbarazzante che è sotto gli occhi di tutti i cittadini.
Invece di scagliarsi nei confronti della “chiesa” perché l’Avv. Chiarelli non ci spiega in cosa lui si è impegnato in quattro anni alla Regione oppure perché non ha tentato di invertire una tendenza politico-amministrativa che ha portato la nostra città nel dimenticatoio più assoluto superata da tutti i comuni limitrofi.
Le esternazioni dell’Avv. Chiarelli sono da considerare a titolo personale, non mi risulta che da nessuna parte della Pdl ci sia una benché minima condivisione del suo pensiero nei confronti del mondo ecclesiastico. Anzi il pensiero di Don Franco si sposa benissimo con il pensiero di molti esponenti dell’area di centro-destra che intendono nell’immediato voltare definitivamente pagina rispetto ad un modo amministrare la cosa pubblica povero di contenuti.
Le parole di Don Franco, a mio modesto parere, avevano l’unico scopo di risvegliare l’orgoglio di essere cittadino martinese e di smuovere le acque di una situazione atrofizzata,paralizzata, ingessata che determina un costante e continuo impoverimento che bussa alla porta di tante famiglie.››
Dr. Martino Miali
Michele Marraffa: ‹‹Le parole di qualche giorno fa di Mons. Franco Semeraro testimoniano più che mai la necessità di una svolta, la quale possa dare il via ad un nuovo sviluppo della città sotto tutti i punti di vista.››
Michele Marraffa