Parla il segretario di IdeaLista Calianno, il quale pone una serie di questioni all’assessore ai Tributi
Di seguito il testo del comunicato stampa:
“Dopo quasi tre anni di amministrazione abbiamo finalmente avuto la certezza che l’assessore ai tributi del comune di Martina Franca non è di Martina e non parla nemmeno la stessa lingua dei nostri cittadini. Infatti nei suoi comunicati racconta una realtà diversa da quella che sta accadendo a noi cittadini”. Ad affermarlo è il segretario di IdeaLista, Giovanni Calianno.
Caro assessore voglio smentirla entrando nel merito delle cartelle tari:
– Come si può dare ai cittadini la possibilità di usufruire del 30% di sconto su unico occupante, se poi arrivano cartelle dove è indicato un unico occupante ma senza sconto? Perché si deve avanzare nuovamente la richiesta formale anche quando il comune è già a conoscenza che si tratta di una abitazione con un solo occupante?
– Perché si applicano le riduzioni in base al valore ISEE, che è una certificazione ufficiale della situazione economica del nucleo famigliare rilasciata dall’INPS, senza che il comune disponga dei mezzi necessari alla verifica? Oggi a cartelle già scadute i contribuenti dovrebbero seguire lungaggini burocratiche, prima ai servizi sociali e poi all’ufficio tributi, per accertare se quanto dichiarato dall’INPS sia veritiero. Il tutto con disagi, code, burocrazia e corsa alle scadenze. Assurdo….
– Considerato che paghiamo ancora l’azienda di riscossione tributi, perché quest’ultima non aiuta i dipendenti comunali a smaltire la marea di gente che è in fila agli uffici comunali?
– Come farà l’ufficio tributi senza mezzi e uomini a correggere l’80% delle cartelle Tari in meno di due mesi, senza mettere un limite alle richieste, senza che quelle cartelle non pagate diventino iscritte a ruolo.
– Non è assolutamente vero che i cittadini che hanno pagato in più riceveranno il rimborso. Inoltre è ingiusto che in questo periodo di crisi il comune trattenga indebitamente soldi dei martinesi di cartelle sbagliate in attesa di un rimborso che non arriverà mai. Vogliamo sapere dall’assessore i nomi di coloro che hanno ricevuto il rimborso o l’esenzione della Tares per l’anno scorso, perché a noi risulta che nessun cittadino abbia ricevuto nulla.
– Non è affatto vero che i “software di ultima generazione” acquistati sono in linea con le altre banche dati del comune perché arrivano cartelle che non sono conformi con le residenze. Ma è altrettanto vero che nemmeno l’ufficio tributi è in linea con se stesso perché la gente ancora a maggio scorso ha protocollato dichiarazioni Tari con correzioni che a distanza di quattro mesi non sono state rispettate. Allora come si farà a fare tutto in un mese?
“Dopo queste considerazioni reali – dice Calianno – non possiamo chiedere a questa Amministrazione di ridurre le tasse perché in oltre due anni non ci hanno mai ascoltato. Probabilmente a Palazzo Ducale intendono realizzare un punto ristoro gratuito per la gente che aspetta in coda per giornate intere. Molto più opportunamente l’assessore ai tributi si dimetta per lasciare il posto a qualche persona speriamo più preparata. Molto ingegnosa questa Amministrazione, che in due mesi di tempo ha svuotato le nostre tasche, accumulando Tari, Tasi e Imu in un unico periodo, senza porsi minimamente il problema di dare il de profundis a tutti noi. Allora non pensate più alla “fame nel mondo” ma iniziate a pensare più alla fame di casa nostra”.