La ciclovia dell’Acquedotto ha ricevuto un importante riconoscimento nell’ambito del concorso nazionale Premio Go Slow, iniziativa giunta alla 5° edizione con l’intento di valorizzare progetti ed azioni legati ad una “nuova mobilità dolce e sostenibile”. Il tracciato, realizzato sui camminamenti del Canale Principale dell’AQP, la galleria centenaria che trasporta l’acqua del Sele dall’Irpinia alla Puglia, costituisce il 2° percorso ciclabile europeo su acquedotto ed è parte dell’Itinerario ciclabile nazionale n. 11 (ciclovia degli Appennini) della rete Bicitalia. Attraversa ambienti unici e suggestivi contraddistinti da macchia mediterranea e dalle tipiche costruzioni coniche, i trulli ed è fruibile dall’aprile scorso per passeggiate a piedi e in bicicletta. Un progetto che sostiene un turismo diverso, eco-sostenibile e rispettoso della storia e dei luoghi interessati.
In particolare i lavori, finanziati interamente dalla Regione Puglia, hanno interessato il tratto compreso tra Cisternino e Ceglie Messapica, per un totale di circa 10 chilometri, e rappresentano il primo stralcio di un grande sistema della ciclovia dell’Acquedotto di oltre 250 Km, inserita nel piano della rete ciclabile regionale della Puglia. L’intervento ha riguardato la pista di servizio dell’Acquedotto Pugliese da Figazzano, contrada del comune di Cisternino, in corrispondenza dell’incrocio sulla Via dei Trulli fino all’incrocio della SP 3bis Martina Franca – Ceglie Messapica, nel comune di Ceglie Messapica.
Nello specifico gli interventi hanno riguardato:
il rifacimento del fondo stradale con misto granulare stabilizzato per tutta la sua lunghezza; la realizzazione di appositi varchi d’ingresso al fianco dei cancelli di servizio e la installazione lungo tutto il percorso di una segnaletica turistica, direzionale e di sicurezza; il rifacimento dei muretti a secco; la posa in opera di staccionate in legno di castagno decorticato lungo i rilevati stradali; l’installazione di n°3 video-camere lungo il percorso aventi anche la funzione di conta-bici in transito nel tratto; la realizzazione di un’area di sosta, in località all’estremità nord del percorso, al crocevia fra la ciclovia dell’AQP e l’itinerario ciclabile Locorotondo – Cisternino previsto dal progetto di rete ciclabile di area vasta. Tale area, integrata con l’ambiente rurale circostante, è caratterizzata da un pergolato di circa 10×3 m con colonne in pietra e traversi in legno con inserimento centrale di una spirale di metallo alta 2 m che richiama la struttura del trullo. All’interno del pergolato sono disposti un tavolo in legno con due sedute dello stesso materiale e un cicloposteggio; la revisione delle balaustre metalliche a protezione dei cinque ponti canali che si trovano lungo il percorso mediante inserimenti di fregi metallici che richiamano le decorazioni/simbologie del Cambellotti presenti nel Palazzo storico dell’AQP – di Bari.
I ponti canali sono opere di particolare significato idraulico, in quanto permettono di superare tratti con incisioni morfologiche o vallate e di garantire una pendenza adeguata al sistema; ma anche di importante valore architettonico, consentendo una visione suggestiva e panoramica della valle d’Itria.
L’Assessore alle Infrastrutture della Regione Puglia, Giovanni Giannini ha espresso “soddisfazione per il riconoscimento conferito che conferma i risultati lusinghieri conseguiti dalla Regione Puglia nelle pratiche di promozione e sviluppo della mobilità ciclistica a supporto dell’incremento dei flussi turistici, individuando la bicicletta non solo come hobby, mezzo di svago o di pratica sportiva, ma soprattutto come mezzo di trasporto”.
Fonte: Ambiente Ambienti