Una serata all’insegna della solidarietà e della condivisione, nel contesto della giornata mondiale della donazione, quella svoltasi presso il chiostro della ex-ONMI, nei pressi della chiesa del Carmine. Ad organizzarla, l’AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) di Martina Franca, che nella circostanza ha presentato ufficialmente il cortometraggio “di vita in vita”, diretto da Matteo Gentile. A fare gli onori di casa è stata Giulia Basile, avisina di lungo corso, che ha introdotto gli interventi degli altri relatori, intervallandoli con racconti, esperienze di vita personali ed associative. Il presidente della sezione martinese dell’Associazione, Francesco Grassi, ha sottolineato come l’AVIS persegua da sempre la cultura della solidarietà: «la donazione del sangue, infatti, è allo stesso tempo segno di una vita che passa di Vita in Vita e simbolo di una speranza che unisce le persone di buona volontà». Era proprio questo lo spirito di fondo che ha animato il progetto che ha prodotto il cortometraggio, che, a partire da un soggetto scritto dalla tredicenne Mariachiara, si è vuole lanciare un messaggio, facendo uso di una moderna tecnica di comunicazione, per ribadire nella vita di ognuno c’è sempre bisogno che le vite degli altri collaborino insieme. Anche quelle che, apparentemente, vivono su orizzonti paralleli. Il presidente provinciale dell’associazione dei donatori, Lorenzo Fortunato Colucci, che ha iniziato il progetto del cortometraggio con il precedente comitato direttivo, ha osservato come nella vita dell’associazione sia importante dare spazio alla comunicazione di una cultura della solidarietà e della condivisione reciproca, per raggiungere insieme obiettivi sempre più ambiziosi. Quindici anni fa, quando l’Avis martinese nasceva, i soci erano dei pionieri della donazione del sangue, mentre adesso si contano oltre mille donazioni annue, che fanno sì che Martina offra circa l’ottanta per cento delle sacche raccolte nell’intera provincia jonica. Ed il prof. Miloro, responsabile del centro emo-trasusionale del Santissima Annunziata di Taranto, ha ribadito come siano tanti i motivi per cui si debba donare, non riuscendo invece a trovarne nessuno per cui non farlo. Oltre alle donazioni occasionali, che si rendono spesso necessarie per sopperire a bisogni urgenti dovuti a fatti traumatici o a trapianti d’organo, è importante la donazione abituale, che consente di venire incontro alle esigenze di chi è affetto da malattie ematiche ed ha bisogno di continue trasfusioni. Dopo gli interventi dei tre relatori, è stato proiettato il cortometraggio, interpretato dalle piccole Francesca Sibilio ed Eleonora Gentile, affiancate da Angelica Gianfrate. Per quanto riguarda la giornata della donazione di domenica mattina, c’è da dire che hanno donato il sangue circa trenta donatori, tra abituali ed altri alla prima esperienza. Una piccola goccia di speranza con un semplice gesto, dall’alto valore civico, di cui c’è sempre bisogno.