Due sue due. È il resoconto delle partite disputate dalla Valle d’Itria Basket Martina. Due gare giocate al massimo delle energie, con tutto il cuore possibile da una squadra che, seppur in equilibro con l’avversario di turno, ha dimostrato avere “anima”. Momenti di spettacolo, uniti da buoni sprazzi di basket che gli appassionati si aspettano di vedere sempre più spesso. Il prossimo avversario del Martina si chiama Maddaloni degli ex di turno Sasà Desiato e Giuseppe Piscitelli che a Martina hanno lasciato un bel ricordo. La squadra allenata da coach Massimo Massaro ha toppato la prima giornata perdendo a Taranto di misura, mentre ha vinto in casa, di un punto (65-64) contro il Venafro. Come si è preparato coach Russo a questa nuova, difficile sfida?
Coach Russo la sua squadra ha conquistato de vittorie contro due avversari ostici ma che hanno lo stesso obiettivo di campionato, la salvezza. Nonostante questo sono stati tutt’altro che da sottovalutare.
R. Sia Venafro che Catanzaro sono due buone squadre, abbiamo lottato vincendo al fotofinish. Abbiamo il dovere di concentrarci su una gara alla volta, senza guardare la classifica, dando il massimo, consapevoli che abbiamo bisogno di tempo per migliorare. La “carta d’identità” non deve essere un alibi, anzi, deve aiutarci a tenere sempre acceso l’entusiasmo e diventare granitici”.
Arriva il Maddaloni, una squadra esperta e ben allenata da coach Massaro. Pensa che l’esperienza degli avversari possa mettere in difficoltà la “spregiudicatezza” dei suoi ragazzi?
R. Questo è un campionato assolutamente equilibrato e livellato visti i roster; sulla carta forse 4 team sono sopra la media e Maddaloni rientra nella seconda fascia. Società che da anni calca questi parquet, solida con una storia importante e che merita assoluto rispetto: per la sagacia tattica, le riconosciute capacità umane, l’esperienza di Massimo (ndr coach Massaro) e le qualità del roster. Hanno un mix di giovani e senior davvero interessanti che rendono la squadra completa. Penso quindi che la partita andrà interpretata ancora di più con grande capacità di attaccare e difendere con intelligenza. Puntando sui nostri punti forza senza perdere energia ed entusiasmo.
Quanto è difficile tenere alta la concentrazione in una squadra giovane?
R. Non credo esistano grandi differenze tra gruppi senior e giovani, ne tanto meno sia difficile chiedere impegno a dei professionisti. Bisogna aver equilibrio e coerenza in quello che si fa e ben chiara la strada da percorrere. Ciò fa parte del nostro lavoro e l’umiltà, la motivazione ci rendo consapevoli che le partite si vincono e si perdono lottando, e che sono esattamente il risultato degli allenamenti e del lavoro svolto. Sono convinto che la vera forza sia la nostra capacità di lavorare in maniera integrata, laddove l’importanza del lavoro di Gianpaolo ed Andrea, del Prof. Schiavone è fondamentale (staff tecnico ndr). Persone che mi piace definire “ai fornelli, in cucina” il cui lavoro anche se sembra invisibile, è, invece, fondamentale.”
Sugli obiettivi di campionato non ci sono dubbi: il Maddaloni, vuole i play off. Dopo la promozione in C1 e gli spareggi nella post season, dove la formazione campana si è fermata ai quarti con l’Agropoli, ora vuole ritentare la scalata. Ce lo conferma anche coach Massaro: “Credo sia nelle corde di una dozzina di squadre quella di ambire e conquistare i play off. Noi ci riproveremo ancora. Può farcela anche il Martina. Spero di incontarli ancora nella post season. Sarebbe uno spettacolo”. Il progetto della società è ben chiaro, per questo ha confermato lo “zoccolo duro” della promozione di 3 anni fa: “Abbiamo costruito la squadra intorno a cardini come Desiato Piscitelli, Garofalo, Rusciano, poi tanti giovani del posto e di buone prospettive. L’obiettivo di ogni società è quello di disputare una semifinale, ma per noi è molto impegnativo. Vogliamo solo riconfermare quanto fatto lo scorso anno e far divertire il pubblico, che, come quello di Martina, è fatto da gente appassionata che da molto affetto.”