A partire dalle ore 20.00 di martedì 17 giugno, nella suggestiva cornice della “Lama” in via Mercadante, si svolgerà una festa multiculturale. In programma ronda di pizzica e danze etniche, a cura del duo Damiano Nicolella e Giovanni Taurisano, e musica multietnica curata dai Rebel City Sound System. I festeggiamenti continueranno mercoledì 18 giugno alle ore 17.30 quando nella Sala del Museo delle Pianelle di Palazzo Ducale sarà video proiettato un documentario curato dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
Le iniziative, organizzate dal Comune di Martina Franca – Assessorato ai Servizi Sociali e dall’Associazione Salam e finanziate dal Ministero dell’Interno, si inseriscono nella la Giornata del Rifugiat. (20 giugno) istituita nel 2000 come occasione per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti.
In Italia è attivo dal 2001 il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) che è composto dalla rete degli enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale. A Martina Franca il progetto territoriale di accoglienza è attivo da marzo 2014 ed è realizzato dal comune di Martina Franca, insieme all’Associazione Salam ong, mettendo a disposizione dello SPRAR n. 50 posti di accoglienza, destinati a richiedenti/titolari di protezione internazionale o umanitaria (famiglie e adulti).
“L’obiettivo degli interventi di accoglienza messi in atto dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati è senz’altro la riconquista di un’ indipendenza personale fortemente compromessa dal percorso migratorio. A questo proposito, in condivisione con l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Martina Franca Donatella Infante, si è deciso di strutturare lo Sprar di Martina Franca in appartamenti dislocati nel centro storico della città della Valle d’Itria, in modo tale da rendere subito autonomo il beneficiario, superando così l’approccio assistenzialistico dell’accoglienza, rinforzare le opportunità di integrazione delle persone” – sottolinea Simona Fernandez, Presidente dell’Associazione Salam ong, l’ente attuatore. “I richiedenti asilo e rifugiati hanno quindi la possibilità di interagire ed entrare subito in contatto con gli abitanti di Martina Franca, e con le diverse realtà associative, sportive e comitati. In questo percorso di inclusione ed integrazione, però i beneficiari non sono lasciati soli. Sono sostenuti da mediatori culturali, operatori dell’accoglienza,da un’assistente sociale e da una psicologa. Gli interventi di accoglienza che consistono in servizi di orientamento, informazione e accompagnamento verso la riconquista di un’autonomia perduta, sono inoltre finalizzati a facilitare i percorsi di inserimento socio-economico di richiedenti asilo e rifugiati. L’accoglienza che offriamo dura tutto l’anno, a prescindere dalle situazioni di emergenza, e rappresenta per la nostra città uno strumento per esprimere la nostra solidarietà a quanti sono stati costretti a lasciare il loro Paese”.
“In questi giorni in cui la città di Martina Franca è fortemente impegnata nell’accoglienza dei tanti migranti che giungono sulle coste tarantine, ci sembrava importante mettere in campo queste iniziative per ribadire la centralità dei diritti umani e favorire il senso di inclusione sociale di uomini, donne e bambini stranieri che dimorano nella nostra città”, evidenzia l’assessore ai Servizi sociali, Donatella Infante.