Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di ieri c’era anche la discussione relativa all’attribuzione di alcuni suoli cimiteriali a due congreghe cittadine.
Ma la maggioranza di governo, in seno al Partito Democratico, ha mostrato alcune spaccature che hanno aperto un fronte di divergenza all’interno del gruppo consiliare e mettendo di fatto in discussione il ruolo del capogruppo Vito Pasculli (nella foto).

Una parte del Pd, infatti, guidata proprio da Pasculli, aveva espresso alcune perplessità sul provvedimento, palesando la volontà di stralciare e di rinviare la discussione.

Il Comune di Martina Franca, soltanto qualche mese fa, ha ceduto alcuni suoli per la realizzazione delle cappelle gentilizie private a 1.500 euro al mq, mentre la somma per la cessione dei suoli alle congreghe è di soli 180 euro al mq, prevedendo inoltre nel progetto di finanza – in corso di definizione – una somma per la cessione dei suoli a 600 euro.
In sostanza, nel timore che la Corte dei Conti possa esprimere parere sfavorevole su una tale discordanza di cifre, il gruppo composto da Pasculli, Donnici e Basile aveva chiesto ulteriori chiarimenti, per un procedimento di cui il Consiglio Comunale – a detta di molti – è stato coinvolto poco.
Questioni di natura amministrativa, oppure la volontà di mettere i bastoni tra le ruote al gruppo dei Moderati e Popolari (Martucci e Caroli)?
Sta di fatto che Pasculli, dopo essersi allontanato dall’aula, è poi rientrato su invito del sindaco, salvo poi astenersi dalla votazione.

Il dato politico che emerge, quindi, è una sorta di sfiducia del Pd al proprio capogruppo chiamato ora a lavorare per riconquistarsi la leadership. Una fiducia che invece – secondo alcune fonti – potrebbe essersi conquistata Romano Del Gaudio, al suo nome un anno fa venne preferito quello di Palmisano dopo le dimissioni di Convertini dall’assessorato ai lavori pubblici.

o.cri.