A Palazzo Ducale si starebbe pensando di offrire un’ulteriore proroga dei termini per il conguaglio della Tares, già prorogata qualche settimana fa e in scadenza proprio domani.
Ma gli uffici comunali in questi giorni sono stati presi d’assalto da cittadini che hanno chiesto chiarimenti, informazioni e correzioni delle tante (troppe, ndr) cartelle sbagliate.
L’ulteriore proroga al momento è solo un’ipotesi, ma una comunicazione ufficiale, se ci sarà, potrebbe arrivare a stretto giro.
Un po’ di chiarezza però il sindaco Franco Ancona dovrebbe farla, innanzitutto nei confronti di se stesso e della sua amministrazione.
Prima organizza un forum cittadino, in cui ovviamente la Tares avrebbe avuto un ruolo importante nell’agenda degli argomenti. Ne dà comunicazione, fa stampare le locandine e le fa distribuire per tutta la città. Solo tre ore dopo come non detto. Ritira tutto e annulla il forum. Una questione di opportunità e di campagna elettorale, avranno riflettuto nelle stanze di Palazzo Ducale.
Anche perché, è bene evidenziarlo per correttezza formale, le pubbliche amministrazioni in questo periodo di campagna elettorale sono pure vincolate a un particolare regime di comunicazione che ne limita l’attività, secondo quanto disposto dalla Legge 28/2000.
Ma per Ancona la necessità e il bisogno di parlare con i cittadini, di spiegare le ragioni dalla propria parte, di giustificare il senso dell’azione amministrativa, restano tutte.
Viene organizzato un incontro nella sede della società artigiana con i comitati dei quartieri per parlare di Tares. A quell’incontro, però, la stampa non viene invitata, o almeno non tutta. Eppure i media avrebbero potuto dare diffusione a quelle spiegazioni che ora resteranno soltanto appannaggio dei presenti.
Si decida sindaco: vuole o non vuole dare spiegazioni alla città intera?
Ottavio Cristofaro