È stato presentato ieri in un convegno il portale www.itriabarocco.net e così la Valle d’Itria va in rete. Il progetto interessa tre province, quelle di Bari, Brindisi e Taranto, e coinvolge complessivamente 19 Comuni: Alberobello, Avetrana, Castellana Grotte, Cisternino, Ceglie Messapica, Fasano, Francavilla Fontana, Locorotondo, Manduria, Martina Franca, Mesagne, Monopoli, Noci, Ostuni, Polignano a Mare, Putignano, San Pancrazio Salentino, Turi, Villa Castelli.
«L’idea alla base del progetto è consistita nel voler costruire un sistema turistico integrato (connubio fra mare e collina, enogastronomia, arte e cultura) basato sulla valorizzazione e fruizione del patrimonio storico-culturale, sul recupero di beni contenitori da destinare ad attività turistico culturali e su una più ampia qualificazione dell’offerta complessiva a livello turistico, artigianale ed ambientale attraverso la realizzazione di un portale in grado attraverso le sue funzionalità integrate di fornire ai viaggiatori ed alla popolazione» i più dettagliati servizi e anche le migliori motivazioni. Ad esempio, effettuare soggiorni e visite nei luoghi dotati di patrimonio artistico, storico, culturale e paesaggistico; o partecipare ad eventi e manifestazioni organizzati sul territorio; fidelizzare il visitatore soprattutto per attrarlo in periodo oltre la tipica stagione estiva. «La mission quindi favorisce lo sviluppo di un sistema di offerta che, facendo leva sulle tipicità dell’area, integra le diverse risorse territoriali esistenti e valorizza le strutture ricettive, che diventano modelli originali di ospitalità per la riqualificazione dell’offerta complessiva”.
Il progetto si prefigge di essere “la prima rassegna, sistematica, monumentale, nonché informatica, dedicata ad una grande civiltà, rilanciata negli ultimi decenni, attraverso una serie di studi che consentono una nuova interpretazione. Così finalmente è possibile rileggere il barocco pugliese in tutte le proprie manifestazioni: architettura, scenografia, effimero, grandi complessi decorativi. La struttura editoriale del portale è dal generale al particolare evidenziando le relazioni esistenti fra i Comuni dell’area».