TARANTO – Fede e commozione hanno caratterizzato la visita della Madonna di Loreto oggi, 11 febbraio 2014, alla Cittadella della Carità. Nel giorno in cui la Chiesa ricorda la prima apparizione della Madonna a Bernadette a Lourdes, e nel quale si celebra la Giornata Mondiale del Malato, il simulacro ha visitato la struttura creata da mons. Gugliemo Motolese.
Allocata nella Parrocchia dello Spirito Santo, ed accompagnata dal parroco don Martino Mastrovito, il simulacro della Madonna, realizzato in legno (in ebano, da qui l’usanza popolare di definirla la Madonna nera), ha visitato la SVTAM, gli Ospedali, la Casa Circondariale; è stata accolta da fedeli provenienti non solo da tutta la città, ma anche dalle altre Province della regione. E’ arrivata anche alla Fondazione San Raffaele Cittadella della Carità, che da 25 anni realizza la sua testimonianza cristiana attraverso lo svolgimento di attività assistenziali in campo sanitario e sociale, cercando, con umiltà, di applicare lo spirito del suo Fondatore. La Madonna è stata portata in processione per i viali della Cittadella, è entrata nei Padiglioni della struttura, seguita dal personale, dal cappellano don Domenico Liuzzi, dalla Comunità della Suore Missionarie del Sacro Costato, dai pazienti che riuscivano a deambulare, dai tanti amici che si sono fermati a pregare con lei, confidando nella sua intercessione, chiedendo aiuto spirituale per sé o per persone care.
Prima di tornare nel Santuario a lei dedicato, che accoglie i resti delle tre mura della Santa casa di Nazaret, si recherà in un altro ospedale, a Martina Franca, per dare conforto ai malati, ai sofferenti, a tutti coloro che cercano il suo aiuto.
A lei l’arcivescovo mons. Filippo Santoro ha affidato le preghiere, le speranze, le sofferenze del territorio. “Che questo possa essere un anno di speranza e di rinascita per la nostra città, per la nostra Puglia e per la nostra Italia. Chiediamo alla Madonna che questa attesa trovi una risposta vera da parte delle autorità e delle Istituzioni, che ci siano unità e pacificazione e che sia data una risposta concreta alle sofferenze e ai bisogni del popolo”.