Diciotto elaborati, il 18 novembre alle 18. Sei mesi esatti dopo il tragico incidente che costò la vita al giovane Mattia Tagliente si è svolta la premiazione del concorso, voluto dai suoi genitori Mina e Michele e dal fratello Marco.
Emozioni e cuore hanno dominato la serata presso l’Auditorium Cappelli, in cui la presenza del giovane era costante, grazie al ricordo di chi gli ha voluto bene, e soprattutto grazie alla testimonianza di quelli a cui lui ha voluto bene. I genitori avevano proposto ai ragazzi delle scuole di Martina un elaborato per riflettere sul tema della donazione degli organi, quella decisione di dover dire un sì o un no in un momento tragico e devastante dal quale però sei vite hanno ripreso a vivere. Il primo premio è andato a Graziana Fumarola, V^ E del Liceo “Tito Livio”, il secondo a Chiara Pallotta, 3^ A “Tito Livio”, il terzo a Lucia Ruggeri, V^ Istituto “Motolese”.
Ma un attestato è stato consegnato anche alle altre quindici finaliste: Stefania Turnone, Alessandra Convertini, Letizia Cramarossa, Vanessa Massafra, Giulia Tagliente Annarita Rondinone, Elia De Biase, Rosanna Carrieri, Valentina Cavallo, Annalisa Calianno, Mariachiara Gentile, Maria Pia D’Urso e Alessia Chiarelli, Teresa Lillo Tarì, Maria Chiara Carriero, Grazia Blonda. I componenti della commissione, Francesco Punzi, Francesco Cava, Mario Castellana e Gabriella Cannarile hanno voluto che tutte le ragazze fossero premiate perché ognuna ha saputo affrontare il tema con grande sensibilità e profondità d’animo, dimostrando quanto i ragazzi siano ricchi d’animo.
Circostanza, questa, che è apparsa evidente a tutti i presenti quando gli elaborati sono stati letti dalle stesse ragazze. Nell’ambito della serata, condotta dal giornalista Matteo Gentile, è stato presentato anche il progetto dello “sportello filosofico di Mattia”, che continua sulla scia de “Salva la tua mente”, promosso dall’Associazione Italiana Consulenza Filosofica del quale si occupata presso il Comune di Martina Franca la dottoressa Marcella Picardi. Qui Mattia aveva sperimentato in prima persona come i metodi filosofici potessero trattare alcune problematiche personali che lo assillavano.
Un giorno prima dell’incidente Mattia aveva concordato con la dottoressa Picardi che avrebbero trattato filosoficamente “Il Signore degli anelli”, la storia di un grande viaggio contro l’oscurità e contro i propri limiti, dove i protagonisti combattono senza lesinare la propria vita in vista di un bene comune. «Mattia non si è fermato, ha proseguito il viaggio toccando le vite di tutti coloro che si sono avvicinati a lui» ha detto la Picardi. I ragazzi possono prenotarsi, anche contattando il laboratorio teatrale de “Le Quinte”, per chiedere, trovare risposte, essere supportati nella ricerca di un senso perché «tutti hanno il diritto di essere compresi ed ascoltati, ogni vita è degna di essere vissuta. Nessuna vita è persa».
C’è stato spazio, e non certo di secondaria importanza, per premiare lo stesso Mattia con un premio voluto dall’ordine dei giornalisti della Puglia. A consegnarlo ai genitori di Mattia è stato Paolo Aquaro, decano dei giornalisti martinesi, il quale ha osservato come Mattia rappresenti un giovane martinese “volontario della cultura del bene”, in un momento di grande fermento culturale in cui i giovani della nostra città stanno dimostrando di essere fortemente orientati verso la cultura della vita. Su questo aspetto si era soffermato anche l’assessore Antonio Scialpi, il quale ha osservato come il gesto della donazione degli organi sia un modo importante per attuare proprio la cultura della vita e della donazione di sé.
Non sono mancati i momenti musicali, con l’intervento in video di Renzo Rubino con il brano “Lulù”, che racconta di come il ricordo di una persona mantenga vivo l’amore. E poi Camillo Pace, che ha cantato “E allora balla”, un inno alla vita e al sorriso. In apertura un saluto della campionessa di atletica leggera Valeria Straneo, medaglia d’argento di maratona ai mondiali di Mosca e quarta classificata alla maratona di New York. Moglie ella stessa di un ricevente di organi, Valeria ha ribadito l’importanza del gesto compiuto dalla famiglia di Mattia. In conclusione anche un intervento commosso di Onofrio Cavallo, presidente dell’ATO, che da trapiantato e genitore di Michael, ragazzo morto di incidente, ha sottolineato l’importanza della sensibilizzazione sul tema della donazione e anche della sicurezza stradale.
Il messaggio finale della serata, la cui regia è stata di Pasquale Nessa, è stato, fondamentalmente questo: ognuno prenda in mano la propria vita e abbia il coraggio di prendere fiducia in se stessi, affinchè la propria vita possa essere generatrice di vita.