“Ridacci indietro quel riconoscimento”, è quanto si apprende in estrema sintesi dalla lettera inviata dalla Fondazione Nuove Proposte al Presidente di Poste Italiane, Giovanni Ialongo.
“Oggi – si legge nella missiva – dopo un’ampia consultazione e con grande sofferenza, la fondazione Nuove proposte si vede costretta per la prima volta nella sua ultraquarantennale storia, a revocarLe quella medaglia d’oro a causa della politica antisociale e anticulturale palesata da Poste italiane con lo smembramento degli uffici postali nei centri storici italiani ultimo in ordine cronologico quello di Martina Franca”.
Oggi infatti hanno chiuso i battenti degli sportelli dell’ufficio postale Martina Franca-Centro Storico.
Si legge ancora nella missiva di Nuove Proposte al Presidente Ialongo:
Inoltre, cosa gravissima, con la politica delle assunzioni trimestrali di sempre nuovo personale precario, Poste italiane dà un’altra risposta negativa all’esigenza sociale di lavoro garantito. Questo, anche, in contrasto con lo spirito che ha fatto la storia delle Poste in Italia e a scapito della professionalità del personale e del rapporto fra lavoratori e cittadini, improntato anche sulla fiducia e, non di rado, sull’amicizia.
Tutte queste scelte potrebbero essere giustificate da problemi di carattere economico che invece non esistono. Poste italiane è una delle più ricche organizzazioni del Paese e può permettersi , ad esempio, il lusso di investire decine di milioni di euro nell’Alitalia. Operazioni a nostro giudizio antisociali, sono quelle condotte dall’organizzazione da Lei presieduta”.