Dopo aver montato un gazebo al centro della Villa Carmine come punto di riferimento, i partecipanti della Giornata per l’Ambiente, alla decima edizione, si sono sparpagliati per la villa in piccoli gruppetti. Sono intervenuti tantissimi bambini, accompagnati da mamme e papà, maestre e professoresse, e sono stati loro i veri protagonisti: con l’ausilio dei più grandi e con la protezione di guanti e mascherine anche loro hanno utilizzato palette e scopettine per raccogliere i tantissimi cocci di vetro, i tappi di bottiglia, le cartacce e le buste di plastica sparse nella vegetazione. C’erano pezzi di computer probabilmente trafugati dal vicino ex-Archimede e fracassati per terra ed è stata trovata una batteria usata di un ciclomotore ripulendo l’affaccio sulla Valle d’Itria. In totale sono stati recuperati circa 300 chili di rifiuti vari.
Alcuni commenti sono venuti dai ragazzi che seguono le scuole medie e i primi anni delle superiori: «dobbiamo prenderci anche noi le nostre responsabilità, perché è la nostra città; è come una casa che non è mia o tua ma è la casa di tutti, se viene qualcuno a casa mia non butta le carte a terra per buona educazione, in strada dovrebbe essere lo stesso». E poi: «Se non iniziamo a fare qualcosa adesso, se oggi nessuno fa nulla, domani sarà sempre peggio e poi diventerebbe impossibile pulire tutto».
Al termine della giornata c’è stata la consegna ufficiale da parte di Martina Tre all’assessore all’Ambiente, Stefano Coletta, di alcune fioriere per abbellire la parte bassa di Villa Carmine; queste fioriere sono state realizzate con vecchi copertoni abbandonati che sono stati puliti, ridipinti e trasformati da elementi di degrado in oggetti di arredo urbano.